Di cosa parla Che cosa siamo, che cosa non siamo di Gianluca Massimini
Dire che il libro Che cosa siamo, che cosa non siamo di Gianluca Massimini, pubblicato da Narcissus, è una raccolta di otto racconti sull’amore sarebbe davvero riduttivo, poiché c’è molto di più in quest’opera di Massimini.
I racconti sono scelte impervie per gli scrittori, in particolare per gli emergenti, che si devono confrontare con un pubblico di lettori che preferirebbe lasciarsi avvolgere dalla continuità e dai tanti dettagli importanti dei romanzi, libri che hanno la capacità di coinvolgere di più rispetto a brevi storie auto-conclusive.
Ma Gianluca Massimini ha ovviamente preferito questa strada ben conoscendo le finalità delle vicende che ha narrato, cercando di unire le varie storie con un invisibile filo.
Utilizzando protagonisti di sesso sia femminile sia maschile, facendo delle scelte narrative differenti, in prima persona in un caso, in terza in un altro e via discorrendo, scegliendo anche stili diversi, linguaggi che sembrano lontani tra di loro, Gianluca Massimini nel libro Che cosa siamo, che cosa non siamo dà l’idea di aver preferito i racconti per confrontarsi con il lettore proprio per avere la possibilità di decidere man mano chi fosse il personaggio principale, come presentarlo, con quale voce raccontarlo e cosa far risaltare di più.
In questo lo scrittore è riuscito molto bene.
I rapporti sono alla base dei racconti di cui leggiamo, storie conflittuali, malinconiche, ricordi di un passato glorioso che sfocia nella noia dell’abitudine trascinandosi e facendo perdere le tracce della bellezza di un tempo.
Amori di cui si sente l’esigenza, di cui non si può fare a meno, legami perduti, altri ritrovati, amori vissuti in tempi difficili, rapporti schiacciati dalla crisi economica e dalla mancanza di lavoro, tradimenti, passione e figli che guardano ai genitori con occhi indagatori per comprendere qualcosa in più di loro.
Quello che capirete alla fine del libro, – che vi sia piaciuto o meno, che abbiate trovato refusi o che non siate attenti agli errori, – oltre a quanto sia fondamentale il ruolo della donna nei rapporti e nella società in generale, è qualcosa in più sui personaggi e forse anche su chi vi circonda e su voi stessi, perché uno degli intenti dell’autore è porre degli interrogativi che ci riguardando: che cosa siamo? Che cosa non siamo?