Trama romanzo e recensione libro 10k di perversione di Micol Pambieri
10k di perversione di Micol Pambieri è un romanzo erotico, ma che va al di là dell’incontro amoroso fisico. In questo libro l’autrice ci racconta una storia di coraggio, di necessità redentiva.
È urlo contro se stessi, per spronare la propria parte addormentata a vivere intensamente, senza riserve, fino in fondo. La protagonista di 10k di perversione vuole ritrovare se stessa, riappropriarsi della propria libertà, avere qualcosa che sia solo di sua proprietà.
Recensione libro di 10k di perversione di Micol Pambieri
Maèl, questo il nome della protagonista, si fida ciecamente di tutti e inciampa continuamente nelle delusioni. Non è stupida, anzi, ma è ingenua e crede negli altri, più che nelle sue capacità.
Il mondo così com’è non le appartiene, troppo vuoto, superficiale, traditore e codardo. Lei non ce la fa ad accontentarsi, vuole vivere, provare emozioni, lasciarsi andare.
Fotografa che non segue gli schemi, ma mostra il lato nascosto e spesso invisibile delle cose, ha bisogno di costruirsi la sua strada, ha bisogno di soldi. E si fa trascinare in un’avventura che non le è congeniale. Si affida a un Account Manager online per investire nel trading i suoi risparmi personali.
Tra i due si instaura un bel rapporto e si aprono piano piano, parlando prima di libri, di fotografie, di passioni. Maèl comincia a vedere uno spiraglio di luce in mezzo a quel buio opprimente che ha intorno.
“Che cos’era quel bagliore? Quel puntino luminoso che scorgevo oltre la cortina opaca di cui mi ero vestita meticolosamente negli ultimi anni, edificata con cura intorno a me? Ero un animale ferito ed era il solo modo di proteggermi con le energie che mi restavano.”
Sarà questo sconosciuto a smuovere in lei sentimenti sconosciuti, a stuzzicare i suoi sensi assopiti da tanto tempo, facendole vivere un piacere che mai avrebbe immaginato.
Tra fantasie erotiche, desideri che si appagano prima di tutto con la mente, la donna riesce a lasciarsi andare.
“Mi distendo svegliando lentamente i sensi addormentati, ancora una volta la mia mano è la sua bocca… la lingua umida di desiderio scivola lentamente tra le labbra spalancate e preme, preme inesorabilmente… mi divora, violento… dolcemente chiudo gli occhi… e volo.”
Deve però fare i conti con la realtà, che è ben diversa…
Come reagirà all’ennesima delusione? Cosa farà dopo che la fiducia riposta viene nuovamente tradita? Maèl sarà in grado di trovare in se stessa la chiave per aprire la sua vita e affacciarsi in mondi migliori?
Commento libro di Micol Pambieri
Micol Pambieri è capace, con la sua scrittura avvolgente e la sua spiccata sensibilità, di tessere una storia emotivamente coinvolgente.
Ci mostra i lati oscuri della protagonista con una tale lucidità da renderla nostra amica, una donna che si confida aprendo totalmente il suo cuore.
“Era tanto tempo che non facevo entrare qualcuno. Troppe parole, pensieri ed emozioni senza ascolto, per troppo tempo; il silenzio divorava la mia vita, l’abbandono della parola creava spazio alla solitudine e non era forse questa solitudine conclamata che mi aveva spinta ad aprirgli la porta e a farlo accomodare dolcemente sul mio cuore?”
Le fantasie erotiche e i giochi di piacere che scaturiscono dall’incontro virtuale, sono solo un aspetto del libro 10k di perversione. Sì, perché la scrittrice prima di tutto ci mostra chi è, cosa pensa, prova e vive. E lo fa con una scrittura ricca, ricercata, intrigante.
“Che cos’è che ti spinge verso una luce fasulla, quella spinta consapevole verso il fallimento e il dolore ma piena di speranza? Tu sai che non devi ma lo fai, devi farlo! Un inesorabile totale abbandono verso il baratro in caduta libera, sopraffatta dalla necessità.”
Ho amato molto la contrapposizione dei sentimenti provati da Maèl, che ama e odia, che sa di essere nuovamente caduta nell’errore, ma non ce la fa a smettere. Che si affida, ma ne soffre.
In questo romanzo erotico c’è passione, godimento, tradimento, ma anche molta analisi di sentimenti ed emozioni, che danno maggior valore a ciò che Micol Pambieri racconta.