1) Per iniziare… raccontaci qualcosa di te, qualcosa che vorresti che i nostri lettori sapessero prima di entrare in contatto con il libro che hai scritto.
Sono laureata in francese, lingua sempre ritenuta facile perché vicina alla nostra, ma in realtà difficilissima. Inoltre, la continua concorrenza dell’inglese prima, del tedesco e del cinese ora fanno sì che a scuola non sia studiata né scelta dai ragazzi. Ho vinto una borsa di studio per la Romania, ho insegnato francese anche in Istituti Sperimentali: ho accompagnato i miei alunni in Francia tramite scambi culturali in famiglia. Una bellissima esperienza. Tuttora ho un ottimo rapporto con i miei ex alunni. Ho creato un bimestrale al quale tengo molto, Kenavò, in celtico “arrivederci”, ho una casa d’arte in Sabina dove c’è un museo permanete (delle fave). Ospito artisti che desiderano venire e mostrare, lasciare le loro opere. Scrivo poesie, ma anche, a tempo perso, quando manca l’ispirazione poetica, racconti e recensioni (mi occupo di Arte per la Consulta delle donne di Wanda Montanelli). La poesia mi viene da mio padre che scriveva poesie anzi ne aveva tappezzato le pareti del suo studio (Montale, Ungaretti, Quasimodo ecc).
2) Dovendo riassumere in poche righe il senso del libro “La meraviglia è nemica della prudenza” cosa diresti?
E’ un libro rivoluzionario per la forma ed il contenuto: la scrittrice non dà alcuna importanza alle categorie di tempo e di spazio. E’ la protagonista che le interessa, la sua formazione, i suoi cambiamenti, in una Sicilia maschilista e oppressiva.
3) Cosa ha significato per te l’incontro con il romanzo “L’arte della gioia” di Goliarda Sapienza?
Ha significato riflettere su me stessa e ho voluto che anche altre donne lo facessero.
4) Cosa vorresti che il lettore riuscisse a comprendere leggendo il tuo libro? Quale significato non del tutto esplicito vorresti potesse cogliere?
Che nella vita si può cambiare, superare i propri limiti ed ottenere tutto ciò che si desidera.
5) Nel libro di Goliarda Sapienza la protagonista è una donna anticonformista, intelligente e coraggiosa. Credi che l’Italia in questo momento storico così complesso abbia bisogno di donne che con la stessa audacia provino ad arginare il declino e a cambiare le cose?
Sì, c’è bisogno della presenza delle donne in tutti i campi, la parità mi sembra ancora lontana, anche se si sono fatti molti passi avanti. Le donne non devono mai smettere di lottare, a qualunque costo!
6) Qual è il romanzo oltre a “L’arte della gioia” che ha “rivoluzionato” la tua vita conducendoti alla scrittura?
Lord Jim di Joseph Conrad (anche se il romanzo non è il mio genere e non ne scriverò mai); i racconti di Katherine Mansfield e di Guy de Maupassant (amo molto i racconti: nella loro brevità sono fulminanti sulla condizione umana) e, come poeta, Giuseppe Ungaretti è il mio maestro..
7) Quale libro non consiglieresti mai a nessuno?
Normalmente scelgo prima molto accuratamente cosa leggere quindi non mi capitano mai delusioni!
8) Adesso è arrivato il momento per porti da sola una domanda che nessuno ti ha mai fatto, ma a cui avresti sempre voluto rispondere…
“Pensi mai che un giorno potresti smettere di scrivere?”. Meno male che non me l’hanno mai fatta perché non avrei saputo cosa rispondere!