Recensione Libro “Philomena”

Citazione “Gli spazi vuoti sono stati colmati, i personaggi individuati e i fatti supposti.”
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Di cosa parla “Philomena” di Martin Sixsmith

Sarà facile per qualsiasi lettore di “Philomena” di Martin Sixsmith lasciarsi coinvolgere dalla splendida e struggente storia vera da cui è stato tratto l’omonimo film del regista Stephen Frears, già apprezzato con Queen.

Una donna avvicina un giornalista che è alla ricerca di un nuovo lavoro proponendogli di indagare su qualcosa che è rimasto taciuto per cinquant’anni. La storia con cui il giornalista Martin Sixmith dovrà confrontarsi è quella di Philomena, una donna che rimane incinta molto giovane e senza marito, ed è costretta dalla “regola” della società irlandese della metà degli anni Cinquanta ad abbandonare il figlio.

Il padre di Philomena decide che per non umiliare ancora di più la famiglia, la ragazza deve essere rinchiusa in un convento, così da poter nascondere la sua gravidanza. Dopo aver partorito Anthony e aver prestato vari lavori nel convento per pagare il suo debito nei loro confronti, Philomena si vede strappare il figlio dalle braccia.

Il bambino verrà dato in adozione a una famiglia americana che, come avveniva in quegli anni, andavano a comprare i piccoli oltreoceano senza dover mostrare le loro qualità di genitori, poiché né il governo irlandese, né la Chiesa si preoccupava di dove questi bambini andassero a finire.

Da allora Philomena non ha smesso di pensare e cercare il suo bambino, e Anthony, poi registrato in America con il nome di Mike, ha sempre creduto di essere una persona cattiva e di essere stata per questo abbandonata. Anthony è alla ricerca delle sue origini. Philomena è alla ricerca del suo cuore. Madre e figlio sentono di doversi ritrovare.

Nel libro “Philomena” di Martin Sixsmith la storia è scritta dal punto di vista del giornalista, che ha ricostruito la vita di Mike e narra le vicende del giovane smarrito, di cui il lettore potrà conoscere ogni retroscena che lo riguarda, seguendo il suo percorso di crescita.

Il libro di Martin Sixsmith riesce a collocare magnificamente la vita privata di Mike nella storia americana, che vede cambiare Presidenti e ideali a mano a mano che gli anni si susseguono. In alcune parti forse il lettore italiano si perderà se non ha una buona memoria di ciò che è accaduto negli Stati Uniti negli ultimi anni.

Ciò che conta, però, è la storia della ricerca da parte di Mike della madre e quella di Philomena del figlio, che diventa la ragione unica di vita di entrambi.

L’attrice Judi Dench riesce magistralmente nel film a calarsi nel ruolo di donna che non smette di amare e cercare, ma ha apportato anche il suo contributo al libro, scrivendo un’emozionante prefazione.

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Redazione - Recensione Libro.it

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