Di cosa parla “L’attacco del tuono nero” di Andrea Costantin
Avevamo già conosciuto negli anni scorsi l’autore Andrea Costantin con il libro “Il silenzio delle stelle”. Torniamo adesso a parlare di lui per recensire il libro “L’attacco del tuono nero”, che raccoglie una serie di racconti che conducono in un’unica direzione, quella che Costantin costruisce attorno ai protagonisti.
Ciò con cui ci andiamo a confrontare è una realtà distante dalla nostra, ma che alla fine ci apparirà molto prossima, in cui s’insinua il degrado e l’atmosfera appare tetra, come avvolta da una nebbia grigia.
Ne “L’attacco del tuono nero” lo sfondo diventa quasi protagonista e fondamentale è il linguaggio utilizzato da Costantin per far entrare maggiormente il lettore in sintonia con gli eventi.
C’è la ribellione da parte dei cittadini al potere soffocante, vi sono rapimenti, bande che cercano di accaparrarsi facilmente e con giochi sporchi il denaro e c’è chi fra tutto questo caos decide di farsi giustizia da solo.
I presupposti per leggere un buon libro ci sono e a sfrecciare tra le tante storie di decadimento, vi è Eddie, che si aggira per i quartieri, desideroso di combattere contro l’ingiustizia. Anche se voleva darci un taglio con il passato, ritornando nei luoghi in cui è già stato, capisce che deve affrontare da solo i problemi e vendicarsi prima di sparire nuovamente.
E poi c’è un ex commissario di polizia, Leonardo Savelli, che non trova pace, perché è chiamato a indagare su ciò che sta accadendo di terribile.
“L’attacco del tuono nero” di Andrea Costantin è un libro che si lascia leggere con piacere, in cui c’è spazio per l’odio e la rabbia, ma anche per il desiderio di cambiamento.