Di cosa parla “Il tribuno pretoriano” di Pino Campo
Prima di entrare nel vivo della recensione del libro “Il tribuno pretoriano” di Pino Campo spieghiamo le ragioni che hanno spinto l’autore a scrivere quest’opera: narrare la storia vera di San Teodoro, soldato romano che è vissuto tra la fine del III secolo e l’inizio del IV, morto durante la persecuzione dei cristiani dell’imperatore Diocleziano.
Per scrivere questo libro, che intreccia realtà a personaggi di fantasia, Pino Campo si è dedicato allo studio e alla ricerca, per meglio esporre i fatti ne “Il tribuno pretoriano”.
Nel libro ci troviamo come dinanzi a due narrazioni differenti, poiché nella prima parte abbiamo a che fare con la visione del protagonista, mentre nella seconda parte ci confrontiamo con il punto di vista di Terenzio Prisco e la bella Dacia, che conosceremo più avanti nella storia.
L’imperatore Diocleziano come i suoi predecessori ha dei nemici, c’è chi desidera il suo potere e quindi fa di tutto per impossessarsene e chi invece segue la scia di un sogno: l’instaurazione di una Repubblica gestita dal senato.
Chi è contro di lui e aspira al potere non può fare altro che ordire un complotto per ucciderlo e viene scelto il tribuno Livio Ventidio, amico di Terenzio Prisco, per mettere in atto il piano. Quando il tribuno arriva in Oriente, dove si trova Diocleziano, incontra Teodoro che gli predice un futuro diverso da quello che si aspettava e si avvia ad affrontare la guerra contro i barbari.
Durante la battaglia conosce l’affascinante Dacia di cui si innamorerà. Da qui in poi il libro “Il tribuno pretoriano” di Pino Campo entrerà ancora di più nel vivo dell’avventura, fino a quando il tribuno riuscirà a incontrare Diocleziano.
Il libro di Pino Campo è pieno di spunti interessanti e ricco di personaggi significativi ed eventi che conducono a una nuova avventura; un romanzo adatto per chi ama le vicende storiche.
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