Trama romanzo e recensione libro “Sulla strada” di Jack Kerouac
Il romanzo autobiografico “Sulla strada”, dello scrittore statunitense Jack Kerouac, pubblicato nel 1957, è il simbolo della Beat Generation.
Una specie di manifesto in cui si esalta il rifiuto per le leggi e le imposizioni sociali (cultura materialista, dimora e lavoro fisso) preferendo una vita errabonda basato sul contatto diretto con gli esponenti delle categorie “ultime” della società.
Recensione libro di Jack Kerouac
Il protagonista del libro “Sulla strada” Sal Paradise (Jack Kerouac) compie una serie di viaggi in autostop, e con tutti i mezzi di locomozione allora in uso, insieme al compagno d’avventura Dean Mariarty (Neal Cassady) uscito dal riformatorio.
Insieme a un gruppo di amici, sotto l’effetto dell’alcool e della benzedrina, partono da New York per visitare il West e poi ritornare a casa dove si ritrova a scrivere il libro del viaggio.
Quando ormai il bagaglio esperienziale si è arricchito ma lo spirito di conoscenza non è ancora sopito, partono alla volta del Messico.
In Sal si nota una certa lacerazione interiore tra la voglia di seguire l’amico e quella di trovare la donna della sua vita, di fermarsi per formare una famiglia.
La vita sentimentale di Dean è molto caotica e complicata. Ha sempre voglia di provare brividi nuovi (sesso, alcool e benzedrina al ritmo del be-bop) e di vedere orizzonti diversi e tramonti infuocati.
In questo romanzo viene a delinearsi il modus vivendi della “gioventù bruciata”.
Il critico Richard Lacayo ha inserito “Sulla strada” nei migliori 100 romanzi del Ventesimo Secolo, mentre un altro critico, John Leland, in modo ironico, ha affermato che si tratta di un libro pieno di lezioni su come crescere.
Quarta di copertina libro “Sulla strada”
Sal Paradise, un giovane newyorkese con ambizioni letterarie, incontra Dean Moriarty, un ragazzo dell’Ovest. Uscito dal riformatorio, Dean comincia a girovagare sfidando le regole della vita borghese, sempre alla ricerca di esperienze intense.
Dean decide di ripartire per l’Ovest e Sal lo raggiunge; è il primo di una serie di viaggi che imprimono una dimensione nuova alla vita di Sal. La fuga continua di Dean ha in sé una caratteristica eroica, Sal non può fare a meno di ammirarlo, anche quando febbricitante, a Città del Messico, viene abbandonato dall’amico, che torna negli Stati Uniti. Postfazione di Fernanda Pivano.
Recensione di Concetta Padula
Libro consigliato da leggere su Jack Kerouac: “Ti Jean. Immaginando Kerouac” di Sofia Nanu