Di cosa parla “Io sono parte di te” di Domenico D’amico
Il libro “Io sono parte di te” di Domenico D’amico, ispirato a un fatto drammatico, – l’incidente stradale del figlio, che si è risolto positivamente – conduce in una realtà fantastica.
Pablo, protagonista del libro, è un ragazzo come gli altri fino a quando non è vittima di un incidente stradale. I genitori travolti dalla tragedia e sconvolti, non vogliono in alcun modo perdere il figlio, per questo decidono di far trapiantare il cervello del ragazzo in un robot: unica alternativa per far sopravvivere Pablo.
Non è facile perdere il proprio corpo e ritrovarsi all’interno di una macchina, ma con il tempo il ragazzo si renderà conto di possedere dei poteri che lo mettono in contatto con entità che lo dominano, dalla stella di Sirio. La vita del giovane viene stravolta, apportando un cambiamento radicale che lascia disorientato Pablo.
Il protagonista del libro “Io sono parte di te” non riesce a starsene con le mani in mano e accettare passivamente il suo destino, ha bisogno di capire, per questo decide di intraprendere un viaggio avventuroso e fantastico per studiare le teorie degli egizi, dei sumeri e di Dogon, che lo condurranno a fare un viaggio interstellare.
Pablo ha bisogno di trovare le risposte alle sue tante domande, deve ritrovare equilibrio e capire dove lo porterà il suo corpo robotico, non può continuare a essere dominato da entità potenti che decidono per lui, per questo cerca un contatto con la vita extraterrestre.
“Io sono parte di te” di Domenico D’amico è un romanzo fantascientifico interessante, in cui si percepisce il legame tra la realtà e la fantasia. Molti lettori appassionati del genere potranno apprezzare le qualità della storia e lasciarsi coinvolgere dalle emozioni.
Domenico D’amico con il suo romanzo “Io sono parte di te” accompagna il lettore lungo le vicende della storia stimolando l’immaginazione delle persone, e trovando nella scrittura di questo libro ragioni valide che gli hanno dato una visione diversa della realtà.
Soprattutto Domenico D’amico si è posto domande lecite sull’etica dinanzi a una decisione importante che nel mondo di oggi non è ancora attuata, come quello di utilizzare un robot per sostituire il corpo di un uomo, ma che un domani potrebbe presentarsi come soluzioni a incidenti come quello accaduto al figlio.