1. Per iniziare… raccontaci qualcosa di te, qualcosa che vorresti che i nostri lettori sapessero prima di entrare in contatto con il libro che hai scritto.
Mi chiamo Diego Cigolini, abito a Pontevico, un piccolo paese della bassa bresciana dove lavoro da circa 20 anni nella Cooperativa Scalvenzi come magazziniere e, da 2 anni, sono anche presidente del Consiglio d’Amministrazione. Mi piace leggere, adoro i fumetti e i racconti fantasy, il cinema d’azione e i videogames. Ho una forte passione per gli animali e la natura tutta, adoro osservare tutto ciò che accade intorno a me.
2. Dovendo riassumere in poche righe il senso del libro “Evan il progresso e la minaccia umana” cosa diresti?
Direi che è arrivata l’ora che l’uomo ponga rimedio a tutti i disastri che fino a d’ora ha provocato. Bisogna che mettiamo da parte l’arroganza di essere la specie dominante sulla Terra, lasciamo spazio alla consapevolezza che ciò che abbiamo è da condividere con altri esseri viventi. Essi hanno il nostro stesso diritto di vivere e l’uomo non deve ostacolare questo diritto.
3. Nel tuo libro risalta il messaggio fondamentale di prendersi cura del nostro Pianeta senza sottoporlo allo sfruttamento e alle conseguenze negative del progresso. Che cosa bisogna fare per evitare la catastrofe?
Bisogna che ognuno di noi si renda conto di quanto sia indispensabile mantenere l’equilibrio. Un equilibrio che la natura ci insegna dall’inizio della vita. In poche parole, l’uomo deve osservare, imparare e, soprattutto, rispettare.
4. Cosa vorresti che il lettore riuscisse a comprendere leggendo il tuo romanzo? C’è un messaggio in particolare che vorresti si cogliesse durante la lettura?
Mi piacerebbe che il lettore si rendesse conto del pericolo a cui stiamo andando incontro ed il male che stiamo creando. Io credo che il tempo per invertire la rotta sia quasi terminato e che i segnali di avvertimento siano sempre più chiari.
Il messaggio particolare? Riflettere……
5. L’ispirazione per la scrittura di questo romanzo viene sicuramente dall’osservazione del mondo che ci circonda, ma c’è stato un evento particolare a spingerti alla stesura di questa storia?
Un evento in particolare no, basta guardare quotidianamente ciò che accade nel mondo. Siamo protagonisti nelle guerre, nell’inquinamento, nello sfruttamento delle risorse naturali, nello sfruttamento degli animali e di noi stessi. Non abbiamo rispetto tra di noi, figuriamoci con ciò che ci è stato dato come un dono: la Terra.
6. Quali sono i tuoi progetti futuri legati alla letteratura? Stai scrivendo un altro libro?
Mi piacerebbe molto poter scrivere tutti i giorni, ma sono molto impegnato con il lavoro; ho l’obbiettivo di scrivere il sequel di Evan, quindi, a breve, mi metterò d’impegno.
7. Qual è il romanzo che ha “rivoluzionato” la tua vita conducendoti alla scrittura?
Non c’è un romanzo in particolare, ma più la voglia di dare vita ad un personaggio, di raggiungere un obbiettivo e di voler far uscire ciò che albergava dentro di me.
8. Quale libro non consiglieresti mai a nessuno?
Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace.
9. Adesso è arrivato il momento per porti da solo una domanda che nessuno ti ha mai fatto, ma a cui avresti sempre voluto rispondere…
Hai scritto un libro per diventare famoso e fare soldi?
Sì! E se mai dovesse succedere, li utilizzerei per creare habitat incontaminati, salvaguardare la natura e quei poveri animali vittime del comportamento dell’uomo.