Trama e recensione libro “Il templare scomunicato” di Ruben Gualà
“Il templare scomunicato” di Ruben Gualà, pubblicato dalla casa editrice Kimerik, è ambientato nel Medioevo durante la prima crociata in una battaglia che si svolge su due terre distanti: la Germania del Sud e la Palestina. Una parte della storia è reale, un’altra è pura invenzione sfrutto della mente dell’autore.
Con l’intenzione di fare guerra in nome di Dio per portare la religione dei giusti a tutti i popoli, i cristiani partono alla conquista dei territori “nemici”, è così che ha inizio la storia narrata da Ruben Gualà nel libro “Il templare scomunicato” .
Tra chi crede sia giusto fare la guerra per diffondere la propria fede c’è Vincent, che combatte per la gloria. Lui, assieme ad altri, si unisce a un esercito che si autofinanzia, sotto il comando del generale Adolf Ghetner per combattere con i templari. C’è chi, invece, al contrario di Vincent crede che la Guerra Santa non sia una buona idea.
Hans è tra coloro che pensa non sia giusto fare la guerra in nome di Dio, ma per quanto provi a convincere il fratello Vincent, non ci riesce.
Proprio mentre prosegue la battaglia in Oriente dell’esercito in cui si trova Vincent, c’è chi si vuole impossessare del regno e Hans, capendo che qualcosa di strano sta per accadere, si mette in contatto con un amico affinché indaghi su ciò che sta succedendo.
L’esercito in cui combatte Vincent, nel frattempo, viene spesso preso di mira da attacchi mossi da parte di uomini mascherati con una sigla a contraddistinguerli: G.S.J.
Commento libro di Ruben Gualà
Il pathos aumenta leggendo degli scontri che avvengono a danno dell’esercito di Vincent e il lettore si troverà a porsi tante domande, sempre di più: chi sono questi uomini mascherati, cosa vogliono, cosa accadrà e che fine farà il regno?
Tutte queste risposte si troveranno man mano che leggerete “Il templare scomunicato” cogliendo sempre di più il messaggio centrale evidenziato da Ruben Gualà, che cioè si sono commessi molti errori nei secoli e non solo bisogna conoscerli, ma anche evitare che si ripetano.
Questo romanzo di Gualà si rivolge proprio alle generazioni future sperando che la storia possa essere d’insegnamento a chi crede che la guerra possa essere la soluzione, quando invece non lo è.
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