Di cosa parla “Le anatre di Holden sanno dove andare” di Emilia Garuti
Will, la protagonista del libro “Le anatre di Holden sanno dove andare” di Emilia Garuti è una ragazza ironica, che ha come riferimento come modello di cinismo Woody Allen e con i suoi pensieri taglienti affronta a suo modo una vita complicata.
I genitori per aiutarla l’hanno mandato da una psicologa, ma lei sente che non ci sono, che si trovano lontano dalle sue riflessioni e per fargliela pagare passa tutto il tempo delle sedute senza dire una parola, o inventandosi sogni che non hanno nessun fondo di verità.
Leggendo “Le anatre di Holden sanno dove andare” si ha da subito l’impressione, da Will stessa rimarcata, che la ragazza si sia persa, che non abbia dei punti di riferimento solidi e che non riesca a godersi appieno il momento di cambiamento che sta per sopraggiungere.
Will non sa che farsene del suo futuro, ha paura di prendere la decisione sbagliata: “il pensiero di fare la scelta sbagliata è insopportabile, ma ancora peggio è pensare a tutte quelle cose che ci precludiamo ogni volta che decidiamo una cosa invece di un’altra, e tutta la nostra vita cambia.”
Will ha il terrore di poter perdere le migliori occasioni della sua vita, intraprendendo il viaggio sbagliato. Si fa del male da sola, ma siccome non ha segni sul corpo, perché il dolore che si provoca è mentale, gli altri sembrano non capirlo del tutto, almeno questo è ciò che pensa lei.
Certo, una volta ha provato a togliersi la vita e dopo essere stata salvata dalla filippina che lavora dalla famiglia è in cura da tre medici diversi e la madre è spaventata perché pensa che la figlia ci possa riprovare.
Intanto Will continua a tenere un diario, sotto consiglio della sua psichiatra, e a mostrare ogni sua debolezza sempre attraverso il sarcasmo, perché lei è così in fondo, fragile, ironica, insicura e con una ferita che è difficile da rimarginare.
“Le anatre di Holden sanno dove andare” di Emilia Garuti è davvero un bel libro, in cui la sofferenza viene mostrata nella sua crudezza e attraverso cui gli adulti possono comprendere un po’ più a fondo quanto possa essere difficile per alcuni ragazzi affrontare l’adolescenza e i cambiamenti.
Questo libro pubblicato dalla casa editrice Giunti, scritto da Garuti a diciotto anni per i suoi coetanei, è consigliato sia ai ragazzi che hanno bisogno di guardarsi dentro, sia agli adulti che desiderano entrare un po’ di più nella mente dei giovani carpendo le loro debolezze e la loro determinazione.