Di cosa parla La signora dalle camelie di Alexandre Dumas
Alexandre Dumas nel 1848 scrisse La signora dalle camelie un romanzo che negli anni ha ispirato numerose versioni cinematografiche fino ai giorni nostri, l’ultima risale al 2005.
Nel romanzo Dumas racconta un amore breve e tormentato tra una cortigiana, Marguerite Gautier, e un ventiquattrenne, Armand Duval.
Questa storia intrisa di passione e forte sentimento s’innesta col legame d’amicizia che nasce tra il narratore e il giovane Duval, attraverso la lettura del carteggio dei due amanti.
Il narratore del libro La signora delle camelie viene a conoscenza della storia, perché presiedendo all’asta dei beni della cortigiana ne acquista un libro.
Duval, il cui nome compare tra le pagine grazie alla dedica lasciata sul libro, avvicina l’acquirente per pregarlo di cedergli l’opera “Manon Lescaut”, l’altro acconsente e da qui si instaura un rapporto tra i due legato alla lettura delle lettere scritte da Marguerite a Duval.
Marguerite viene redenta agli occhi del lettore per l’immenso sacrificio d’amore che compie negandosi gli ultimi brandelli di felicità, prima di essere avvolta dal candido manto della morte.
La signora dalle camelie racconta di una donna che ha sempre vissuto in modo dissoluto e lussurioso. Sprecando e sperperando denari suoi e dei signori che la possiedono.
Eppure questa mantenuta è una donna vera, verace, con un cuore puro e capace di grandi slanci altruistici; come fingersi la figlia morta del vecchio duca.
E basta una piccola richiesta del padre di Armand per scendere poi… dal piedistallo e farsi umile e pia.
All’inizio del romanzo Marguerite viene dipinta come un’anti-eroina ma, verso la fine, si rivela essere un modello di virtù da seguire.
La tisi stronca le sue membra malate. E le parole taglienti, l’atteggiamento conformista dell’alta società parigina minano il suo animo delicato.
Significative le parole del prete che la confessa prima della dipartita: “Ha vissuto come una peccatrice, ma morrà come una cristiana.”
Infatti, con il sequestro perde tutte le sostanze materiali, restando padrona unicamente del suo corpo. Si arrivano così a toccare aspetti aulici della “vita” che continua dopo la morte.
… Come il vero amore.
Ne sono prova, di questo intenso legame, la cura meticolosa con cui Armand si occupa della tomba dell’amata adornandola di fiori di ogni specie.
Recensione scritta da Concetta Padula