Di cosa parla “Tutto l’amore smarrito” di Antonella Frontani
È bello che ci siano case editrici come la Garzanti che puntano su scrittori che non hanno mai pubblicato romanzi, dandoci la possibilità di leggere libri scritti da italiani ancora non conosciuti e che già al loro primo lavoro raggiungono ottimi risultati.
“Tutto l’amore smarrito” di Antonella Frontani è uno dei libri su cui la Garzanti ha puntato quest’anno dando risalto alla sua storia.
Il libro nella prima parte sembra raccontare le vicende di due persone che non sono legate in nessun modo tra loro. Da una parte abbiamo Adele, una donna sensibile che ha lasciato da parte desideri e aspirazioni per dedicarsi alla figlia, una bimba rinchiusa in una realtà fatta solamente di note di pianoforte.
Dall’altra parte c’è Pietro, un uomo anziano che continua a soffrire per un passato che non può essere cancellato dalla memoria: è un sopravvissuto ai campi di concentramento.
Antonella Frontani nelle prime pagine del romanzo “Tutto l’amore smarrito” ci presenta i due personaggi, cercando non solo di tracciarli caratterialmente e di chiarirci l’andamento delle loro vite, ma ce li mostra dall’interno, facendoci cogliere i sentimenti nascosti e le emozioni silenziose.
Un giorno, grazie a un’intervista che Adele deve fare a Pietro, i due si incontrano e in qualche modo si compensano e completano. Da quel momento le loro esistenze subiranno una rivoluzione.
Tra i due non c’è segreto che tenga, tutto ciò che non è stato detto ad alcuno, viene letto dallo sguardo dell’altro, come se non ci fossero limiti né confini.
Pietro non riesce ad affrontare il dolore che prova e Adele sembra essere lì per aiutarlo, perché in fondo la sofferenza che vivono, seppur per motivi diversi, li accomuna.
“Tutto l’amore smarrito” di Antonella Frontani è un libro sui sentimenti, sul passato che ritorna e fa sentire la sua forma pressante, sui segreti che non possono rimanere taciuti per sempre e sulla paura di tornare ma anche sull’impossibilità di fuggire.