Di cosa parla “Quello che non ti ho mai detto” di Celeste Ng
In alcuni casi, come per il libro “Quello che non ti ho mai detto” di Celeste Ng, non è la storia in sé a coinvolgere quanto il modo in cui sono narrati gli eventi.
Celeste Ng in questo libro è riuscita a creare il giusto trasporto utilizzando descrizioni di umori e di rapporti che cambiano tra le persone dopo un evento drammatico.
Lydia non è tornata a casa e la mamma ha subito un brutto presentimento. Iniziano a cercare quest’adolescente che non ha mai dato pensieri alla famiglia, ma per giorni non c’è nessuna pista da seguire.
La famiglia è sconvolta, la polizia crede che la giovane abbia lasciato volontariamente la casa, ma la madre non si convince, pensa ci sia dell’altro ed è convinta che il suo sesto senso non possa sbagliare. Crede di conoscere benissimo la figlia, ma con il tempo scoprirà di sbagliarsi.
Purtroppo dopo pochi giorni viene ritrovato il corpo della ragazza privo di vita, la giovane è sempre stata a un passo da loro, annegata nel lago vicino alla loro casa. Si pensa che la morte sia sopraggiunta per suicidio, ma la madre è certa che non sia così, che si debba scavare a fondo e cercare il colpevole.
Lei non è l’unica a pensarla in questo modo, anche il figlio, Nath crede ci sia un responsabile da smascherare, ha puntato gli occhi su un ragazzo che non gli piace, un loro vicino di casa che da tempo, di nascosto da tutti, frequentava Lydia.
Lentamente nel libro “Quello che non ti ho mai detto” la scrittrice Celeste Ng costruisce la storia di ogni personaggio raccontando non solo il loro passato, ma anche scavando in fondo alla loro anima e mostrandoli nella loro integrità, con tutti i pregi e difetti che possono avere.
Con pochi dialoghi e molte osservazioni su eventi, reazioni e sentimenti, Celeste Ng ci racconta di una famiglia americana diversa dalle altre, perché non solo negli anni Cinquanta le donne non avevano gli stessi diritti degli uomini, ma negli anni Settanta le cose non erano ancora del tutto cambiate e se eri di origine cinese, pur essendo nato in America, venivi emarginato o deriso. Insomma non c’era scampo per la maggior parte delle persone.
Ciò che colpisce maggiormente durante la lettura di “Quello che non ti ho mai detto” è il rapporto conflittuale tra madre e figlia e tra padre e figlio.
La madre per evitare che Lydia sia privata della sua dignità e per darle tutte le possibilità che lei non ha avuto nel passato, la ossessiona con lo studio perché diventi un medico. Ma a Lydia piacerebbe fare altro e si rintana in bugie sempre più grandi.
Il padre, invece, che ha sofferto per il razzismo ben radicato in America negli anni in cui lui era un giovane pieno di speranze, rivede se stesso negli occhi del figlio e cerca di spronarlo a essere forte e determinato. Ma il figlio altro non vorrebbe che essere considerato e amato per quello che è.
“Quello che non ti ho mai detto” di Celeste Ng è un romanzo che proprio grazie a tutti i non detti della famiglia e gli errori commessi nel tempo, riesce ad appassionare per la verità che narra.
Il libro si legge con voracità, nonostante i pochi dialoghi e soprattutto grazie alla splendida narrazione della scrittrice.