Di cosa parla “Bulli con un click” di Roberto Bratti
Nel libro “Bulli con un click” di Roberto Bratti la signora Elisa impone alla figlia Chiara un’educazione ferrea riguardo all’uso della new technology, perché è convinta che il mondo di Internet celi grossi pericoli.
Chiara è una tredicenne che subisce queste restrizioni provando grandi risentimenti, ma al contempo non trasgredisce alle regole materne.
Il tempo per accedere a Internet, e solo per finalità scolastiche, è razionato per cui anche se lei, in terza media, è la prima della classe è poco popolare tra i suoi compagni.
La situazione cambia quando la madre la lascia col nonno per seguire il marito in Toscana, che si è trasferito lì a causa del nuovo lavoro.
Chiara, rimasta sola, ha la possibilità di iscriversi subito a Facebook e lo fa con l’aiuto dell’amica Martina.
Facebook per Chiara doveva rappresentare l’inizio di un nuovo percorso di vita, con cui incrementare l’esiguo numero di amicizie. Ma in realtà si rivela essere un vortice che risucchia la sua volontà, le sue azioni, la sua stessa personalità.
La protagonista del libro Bulli con un click diventa vittima di cyber bullismo, a causa di una foto postata per scherzo dal fratello maggiore di Martina.
Chiara diventa oggetto di scherno da parte di Silvia, la ripetente della classe, che cerca in ogni modo di denigrarla non solo in aula ma anche in chat.
Matteo, il ragazzino di cui Chiara si è infatuata, inizia a interessarsi a lei però quando Dario (un fake, dietro c’è Martina) per gelosia, inventa una relazione fasulla con la protagonista… Matteo si allontana.
Commento libro Roberto Bratti
Roberto Bratti nel raccontarci questa storia è un ottimista. Lascia a tutti i personaggi la possibilità di crearsi una via d’uscita in positivo.
Silvia recupera il difficile rapporto col padre, diventato burrascoso dopo la morte della madre. Chiara cambia città e ritrova un nuovo equilibrio. Solo Martina vede eclissarsi una grande amicizia.
Mi chiedo: Chi offende, inganna, deride in chat è consapevole che sta praticando una forma di vessazione molto sottile e al contempo tanto dannosa quale il cyber bullismo?
Recensione scritta da Concetta Padula