Di cosa parla “La carne degli angeli” di Alda Merini
“La carne degli angeli” di Alda Merini è una silloge poetica del 2003 sugli angeli, presenze che si dividono tra Cielo e Terra.
L’uomo da sempre anela il divino ma la sua anima si dipana tra Paradiso e peccato. L’anima è come un’onda che muore quando è avvolta dalla sensualità, in questa circostanza si ritrova vicino all’inferno. La paura del male pulsa nella mente mentre nel cuore rinasce la spirito divino: la poesia.
Il vero amore non è fatto di carne, è spirito di canto.
Gli angeli non abbandonano mai le creature terrestri e così fa anche la Vergine Maria.
L’angelo è come un eroe che sconfigge sempre il male e lo spedisce dritto agli inferi. Essi sono intermediari e portatori della Grazia di Dio. Si materializzano con un bacio e, con esso, sconvolgono le menti generando fasci di luce. Hanno il dono di medicare l’animo di colui che è alla ricerca di Dio.
Questi spiriti angelici ci spingono verso la croce di Gesù e ci insegnano a portare la nostra, perché nessuna lacrima sia versata invano.
Ogni volta che ci perdiamo, gli angeli ci riconducono al disegno divino. Il vociare del male vuole entrare nei cuori umani ma il silenzio degli angeli ci riporta al Bene.
L’uomo è un angelo morto che percorre la grande leggenda della vita. Gli uomini e le donne sognano l’amore come la carezza di un angelo. L’amore, nella sua forma spirituale, è come un viaggio fatto in due verso un’unica meta.
Alcune volte l’amore per un altro uomo si rivela un’illusione, un tormento che ci spinge verso il basso, verso la carne.
Il vero amore è un donarsi, e questo donarsi viene spiegato perfettamente dalla poesia.
Il poeta è come un vecchio “Don Chisciotte della Mancia” che sfodera la spada della fede.
L’uomo usurpa la terra, benigna e materna, ma in vero egli ha ricevuto l’alito della vita per magnificare l’Universo.
Gli angeli esaltano l’interiorità umana e il rapporto con Dio, vita, verità e via di pace. Loro piangono per i nostri peccati, sono la parte migliore dell’essere umano.
C’è una linea indelebile, sottilissima, che divide gli uomini dagli angeli. Per rendere il cammino dell’uomo più leggero e più felice si avverte la loro arcana presenza.
Il male è l’assenza di cuore, di amore. Maria porta sulle sue labbra il candore degli angeli. Ogni madre racchiude in sé la carne degli angeli, ma solo i vecchi ne comprendono il linguaggio. Gli uomini-sposi ti abbandonano, mentre l’angelica poesia non ti tradisce mai.
La poesia, come gli angeli, conosce la malinconia degli uomini e… la musica e il canto angelico è udibile solo da pochi eletti: gli umili e gli innocenti.
Tutto questo è presente nel libro di poesie “La carne degli angeli” di Alda Merini.
Recensione scritta da Concetta Padula