Di cosa parla La randagia di Valeria Montaldi
Ciò che colpisce del libro La randagia di Valeria Montaldi, appena uscito in libreria, pubblicato dalla casa editrice Piemme il 5 aprile 2016, è la costruzione della storia a cavallo tra due secoli.
Trama La randagia
Le vicende del 1494 e quelle del 2014 s’intrecciano lentamente fino a creare un’evoluzione davvero intrigante. Il libro è interessante sia per il linguaggio utilizzato dalla Montaldi sia per l’indagine che porta alla luce fatti sotterrati nel passato.
1494: abbiamo una donna ammaliante, Britta, tacciata di stregoneria e con una storia d’amore appassionante vissuta in segreto con il figlio del castellano. Nel 2014 abbiamo una donna che indaga su di lei per conoscere la verità di un destino segnato dagli altri.
Nel passato c’è una donna che ha per amica un lupo, condannata a morte dall’inquisizione per un reato di stregoneria che non si può dimostrare, una conseguenza nata dall’odio dei suoi compaesani che la giudicano male e la considerano pericolosa. Nel presente abbiamo un omicidio su cui indagare che ha radici ben sotterrate nel Medioevo.
Barbara, la donna che vive nel presente, è sulle tracce della strega. Mentre cerca un’iscrizione che secondo lei dovrebbe essere stata lasciata da Britta nel castello durante la prigionia, scopre un cadavere.
A occuparsi della scena del crimine è il maresciallo Giovanni Randisi che, dopo aver a lungo indagato, riesce a trovare un legame tra la vittima e le storie annodate alla stregoneria e ai sortilegi. Pare che la donna trovata morta abbia una strana ossessione per tutto ciò che riguarda l’occulto.
La randagia si fa ancora più intrigante nel momento in cui si scopre che un’amica della vittima è scomparsa senza lasciare traccia. Il mistero s’infittisce, quindi, e il thriller di Valeria Montaldi diventa una corsa contro il tempo verso un secolo lontano e ricco di domande irrisolte.
Commento libro La randagia di Valeria Montaldi
Leggendo il romanzo La randagia troviamo tutti gli elementi necessari per appassionarsi alla storia. Sia per l’enigma che resta in sospeso fino alle ultime pagine del libro, sia per l’argomento trattato. Ma ciò che ha fatto in modo che tutto questo fosse indovinato in termini di pathos e di coinvolgimento psicologico, è stato il ritratto che la Montaldi ha reso dei suoi personaggi.
Uno in particolare è ben riuscito, lo spigoloso, inafferrabile e a volte burbero maresciallo Randisi, che non si ferma alle apparenze. Un uomo che deve andare oltre l’omertà dei cittadini e scavare nella mente di chi ha di fronte per riuscire a farsi un’idea di ciò che continuamente sfugge al lettore, ma aleggia con il suo fascino nell’aria per tutta la durata del romanzo.
2018: con la casa editrice Piemme è stato pubblicato il libro Il pane del diavolo.
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