Intervista ad Andrea Razzino
1. Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro Novus Ordo cosa diresti?
Avendo iniziato a leggere libri all’età di otto anni, mi sono reso conto a diciannove che la stragrande maggioranza di questi – se in alcuni casi tutti – aveva in comune dei canoni ossificati nel genere, con caratterizzazione dei protagonisti, degli antagonisti, degli alleati quasi sempre tutte uguali. In Novus Ordo ho deciso di mandare all’aria le convenzioni letterarie del romanzo.
2. Da dove è nata l’ispirazione che ti ha spinto a scrivere questo fantasy così intriso di magia?
Dopo una partita di troppo a Total War: Shogun 2, la visione del secondo film de Lo Hobbit e quattro giorni nella Repubblica Ceca a visitare Praga. Man mano che girovagavo per la città vecchia sentivo vari elementi accatastarmisi in testa. Così appena tornato in Italia ho iniziato ad abbozzare qualcosa.
3. Cosa vorresti che il lettore riuscisse a comprendere leggendo il romanzo? Quali significati non del tutto espliciti vorresti potesse cogliere?
Se lo dicessi esplicitamente, la ricerca dei significati che potrei avere inserito nel testo verrebbe meno, e così anche il senso che se ne potrebbe ricavare, siccome l’interpretazione è prettamente personale e per tanto significativa unicamente dopo un’analisi intima del contenuto ove ritenuto possibile.
4. Che tipo di ricerche hai dovuto effettuare prima di addentrarti nella stesura del romanzo?
Alcune inerenti l’effettiva efficienza e funzionamento dei motori a vapore nel periodo degli inizi della Seconda Rivoluzione industriale, in modo da sapere cosa fosse già disponibile ed eventualmente potenziarlo non eccessivamente o con elementi che l’avrebbero reso troppo Sci-Fi. Inoltre ho indagato le tipologie di armamento militare dell’epoca ed il modo in cui gli eserciti erano organizzati.
5. Se dovessi utilizzare tre aggettivi per definire il tuo libro, quali useresti?
Non ne adopererei in alcun caso. Non do giudizi su quanto scrivo: mi limito a decidere se mi piace o meno.
6. Perché credi che si debba leggere Novus Ordo?
Perché in latino, l’aggettivo “novus” è di prima classe, quindi novus, novă, novum; “ordo” invece è un sostantivo di III declinazione e quindi ordo, ordinis. Sorvolando la componente tecnica, si dovrebbero leggere libri, punto e basta.
7. Da dove nasce la passione per la scrittura?
Dalla lettura suppongo. Da quella e magari dall’apprezzare altre forme d’arte come la musica, la cinematografia, l’arte videoludica ed altro.
8. Hai nuovi progetti in vista? Stai scrivendo un nuovo libro? Puoi anticiparci qualcosa?
Sì, sto lavorando su altri progetti. Sì, sto scrivendo un seguito. Assolutamente no.
9. Qual è il romanzo che ha “rivoluzionato” la tua vita conducendoti alla scrittura?
La caduta dei giganti di Ken Follett. Il suo modo di narrare è semplicemente impareggiabile.
10. Quale libro non consiglieresti mai a nessuno?
Non abbiate mai la sventura di mettere le mani su di un libro scritto da Cassandra Clare, Stephanie Meyer e E.L. James. Perdita di tempo, denaro e pazienza.
11. Adesso è arrivato il momento per porti da solo una domanda che nessuno ti ha mai fatto, ma a cui avresti sempre voluto rispondere…
Smetterai mai di partecipare ad eventi LARP? Non per i prossimi otto anni.