Trama e recensione libro “Essere vivi” di Cristina Comencini
Come i precedenti romanzi di Cristina Comencini, pubblicati fino a ora dalla casa editrice Feltrinelli, anche nel libro” Essere vivi”, dell’editore Einaudi, ci troviamo a leggere una storia complicata, piena di sfaccettature, intensa, introspettiva.
Cristina Comencini riesce a indagare nell’animo umano come solo poche scrittrici italiane sanno fare, ponendo lo sguardo dall’interno verso l’esterno e viceversa, in modo da fornirci una visione completa delle sensazioni che si provano.
In “Essere vivi” una donna, Caterina, parte per la Grecia per un appuntamento doloroso: la madre e il suo compagno sono stati trovati morti, probabilmente a causa di un suicidio, e lei è chiamata per l’identificazione all’obitorio.
Caterina deve ancora trovare il modo per affrontare i lati oscuri della sua infanzia, è stata una bambina tormentata dal suo approcciare introspettivo a qualsiasi cosa, una bimba adottata che si è sempre sentita inadeguata, nonostante l’amore che le è stato dato dalla seconda famiglia.
Nei primi anni, invece, era costretta al silenzio, alla povertà, alla vita selvaggia, ma per ricominciare a essere vivi bisogna partire proprio da lì, dalla riscoperta delle proprie origini.
Seconda parte recensione libro “Essere vivi”
La madre adottiva ha cercato di sotterrare il suo passato, gliel’ha nascosto impedendole di sapere la verità, ma lo ha fatto per proteggerla, per amore, senza rendersi conto del grave danno che stava arrecando a quella bambina.
Non è stato facile per Caterina diventare donna, costruire una vita all’apparenza normale con un marito, dei figli e un lavoro che le dessero stabilità, ma a piccoli passi ce l’ha fatta, quello che non sa è che durante il viaggio per il riconoscimento della madre dovrà rivivere attraverso i ricordi e le ferite quel passato infelice e complicato che nessuno conosce davvero.
Ed ecco che sprazzi di luce si fanno largo nella memoria, che impulsi dolorosi destabilizzano l’anima ma la conducono verso la giusta direzione e aneddoti per il lettore inizialmente slegati vengono a galla raccontandoci di lei, fino a che il quadro non sarà completo e noi conosceremo, quanto Caterina, la vera donna che è diventata.
Lei indaga nelle proprie origini, perché è da lì che sa di provenire, è da quel luogo buio che ha smesso per un po’ di respirare rendendola insicura, infelice, combattuta. Ricerca se stessa nella sua storia, in quello che non sa, che in parte ha dimenticato, per capire la sua unicità e il modo per affrontare tutto quello che le sta accadendo.
Lei che è sempre stata per gli altri, deve ora cercare di conoscere se stessa e le sue paure, il suo dolore e la sua determinazione per esserci e distinguersi dal resto.
Commento libro di Cristina Comencini
“Essere vivi” di Cristina Comencini è un libro che non tutti possono comprendere a fondo per la complessità del percorso mosso dalla protagonista. Ci vuole sensibilità e coraggio per addentrarsi in questo viaggio tormentato ma anche liberatorio che affronta Caterina, soprattutto grazie all’incontro con Daniele, il figlio del compagno della madre, in Grecia per lo stesso suo motivo.
Anche lui ha bisogno di guardarsi in fondo, di cogliere tanti dettagli del suo passato che aveva tralasciato, ha la necessità di ricostruire una storia che gli appartiene ma di cui non si sente realmente protagonista. Con i loro caratteri diversi Caterina e Daniele si compenseranno e si apriranno al mondo, pronti per una nuova esistenza.
Il passato e il futuro di Caterina sono sicuramente gli aspetti più interessanti di questo romanzo, perché ci fanno vedere come ogni cosa può essere affrontata e superata per approdare poi a un’evoluzione che dia stabilità e quella felicità che mancava.
Leggi la recensione del libro “L’altra donna” pubblicato dalla casa editrice Einaudi nel 2020.