Anita Raja dice: sono io Elena Ferrante
La tanto amata Elena Ferrante non aveva un volto e un nome fino a oggi 5 ottobre 2016 quando finalmente dopo un articolo del Sole 24 Ore che indicava possibile l’identità della scrittrice napoletana in Anita Raja, abbiamo avuto la conferma.
La moglie del Premio Strega Domenico Starnone, Anita Raja poco dopo la mezzanotte del 5 ottobre 2016 scrive su Twitter di essere lei Elena Ferrante.
Dopo l’articolo redatto dal giornale economico, che in seguito a un’indagine sull’aumento non giustificato (per mansione) dei guadagni della Raja, la traduttrice della E/O non ha potuto più nascondersi e ha detto: “Sono io Elena Ferrante”.
La Raja si è lamentata dei metodi utilizzati da parte del Sole 24 Ore che secondo la sua opinione ha infranto la privacy, ma la traduttrice, arrivati a questo punto, non ha potuto smentire di essere lei Elena Ferrante.
Questo è uno dei post lasciati su Twitter oggi 5 ottobre 2016:
“Lo confermo. Sono Elena Ferrante. Ma questo ritengo non cambi nulla nel rapporto dei lettori con i libri della Ferrante. Non parlerò mai di Elena Ferrante, né risponderò a suo nome, né dirò nulla riguardo ai suoi libri. Vi ringrazio. Vorrei solo chiedere, ora che la curiosità che durava da anni è stata esaudita, di lasciarmi vivere (e scrivere) in pace.”
Poi aggiunge che trova volgare e pericoloso il modo in cui si è arrivata al nome della scrittrice napoletana violando le regole.
Per fare queste dichiarazioni è stato aperto un account su Twitter @AnitaRajaStarn, anche se ci sono dubbi al riguardo potendosi trattare di un fake.
Non resta che attendere nuove notizie per avere conferme o smentite sull’identità ancora incerta di Elena Ferrante, scrittrice napoletana che ha appassionato milioni di lettori, ha partecipato al Premio Strega 2015 e ha scritto libri bellissimi, tra cui L’amica geniale.
Forse bisogna attendere davvero poche ore, magari l’alba di questo 5 ottobre 2016 per sapere con certezza se Anita Raja è davvero la scrittrice tra gli altri bei libri del romanzo I giorni dell’abbandono o se le indagini e l’articolo del Sole 24 Ore sono sbagliati.
Direi che ciò che conta alla fine è che ci siano scrittori della portata di Elena Ferrante, qualunque sia l’identità che si nasconde dietro la sua inarrivabile penna.