Di cosa parla Una famiglia decaduta di Nikolaj Leskov
In Una famiglia decaduta (Fazi Editori, 2016) Nikolaj Leskov, scrittore russo contemporaneo di Tolstoj e Dostoevski, ci narra la storia della principessa Varvara Nikanorovna attraverso la voce di Vera, sua nipote.
Il racconto fa parte di una trilogia che comprende anche Gli ecclesiastici e Tempi antichi nel villaggio di Plodomasovo, capolavori della letteratura russa dell’Ottocento.
La storia raccontata nel libro Una famiglia decaduta comincia nel 1812, quando il marito di Varvara viene ucciso nel corso della guerra contro Napoleone, e termina nel 1825, anno della rivolta dei decabristi.
Varvara, una donna di umili origini, appartenente alla piccola-media nobiltà, viene accolta da piccola dalla famiglia dei Protazonov dove crescerà, diventerà moglie del primogenito, il principe Lev L’vovic, madre di tre figli e vedova a meno di trent’anni.
La principessa si dedicherà totalmente all’educazione cristiana dei suoi figli, all’economia della casa e al benessere dei suoi contadini non perdendo mai il ricordo delle sue umili origini, tanto da restare sconvolta dalla corruzione della nuova nobiltà emergente di Pietroburgo.
Il ritratto di Varvara è di una donna forte e indipendente che rifugge la vita mondana e preferisce vivere nella sua tenuta di campagna, insieme alla sua fedele tata Olga e il suo servo da Patrikeij, che successivamente sarà affrancato.
La rettitudine di Varvara però la farà vittima del conte Funckendorff, da lei rifiutato come sposo, e che si unirà in matrimonio con Anastasia, sua figlia. La principessa, imbrogliata dal genero, perderà i suoi averi e, impotente, assisterà alla drammatica fine dei suoi amati contadini, sottomessi a un disumano amministratore nominato dal crudele Funckendorff.
Commento al libro Una famiglia decaduta
Attraverso la storia della principessa Varvara Nikanorovna, Nikolaj Leskov costruisce un romanzo affresco della società russa dell’Ottocento, denunciandone il degrado, la corruzione e l’ipocrisia.
L’autore crea un’eroina, diversa dai soliti cliché letterari del tempo, un’anticonformista che non frequenta i salotti di San Pietroburgo, che s’indigna contro gli scalatori sociali, che sta dalla parte dei suoi contadini, onesti e lavoratori, che non si adegua a una società bigotta e nullafacente.
Una famiglia decaduta è un romanzo che conferma la grandezza dell’autore russo nel raccontare storie attraverso l’uso sapiente di dialoghi che si intersecano alla narrazione e di parole prese dal linguaggio popolare. Un libro che non può assolutamente mancare nella nostra libreria personale.
Recensione scritta da Milena Privitera