Intervista Giuseppe Disconzi
1. Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro Gigli nel deserto, cosa diresti?
È sì un fantasy, ma che racchiude temi sempre di attualità come il rapporto genitori-figli e gioie-dolori dei primi amori adolescenziali; tutto condito da mistero e colpi di scena che, spero, lo rendano piacevole alla lettura.
2. Da dove nasce l’ispirazione che ti ha portato a raccontare la lotta tra Bene e Male partendo dalla vita di un adolescente in cerca di verità?
Questo genere di lettura è il mio preferito per cui lo do quasi per scontato; il tutto visto e raccontato tramite gli occhi di un adolescente in cerca di risposte che diano un senso vero al cammino di vita che si sta per costruire è qualcosa di entusiasmante per uno scrittore.
3. Da quali elementi sei partito per scrivere questo libro?
L’intenzione era di staccare completamente dal classico vampirismo, cercando di costruire un romanzo nuovo, cosa non facile vista l’ampia letteratura sull’argomento!
4. Cosa vorresti che il lettore riuscisse a comprendere leggendo questa storia?
Che tutto non è sempre ciò che sembra; meglio scavare e capire prima di giudicare.
5. Se Giuseppe Disconzi dovesse utilizzare tre aggettivi per definire Gigli nel deserto, quali userebbe?
Ricco di spunti, interessante, e nuovo.
6. Perché credi che si debba leggere il tuo libro?
Perché non impegna con riflessioni astruse ma dà degli input per ragionare su molte questioni.
7. Da dove nasce la passione per la scrittura?
Da una grandissima passione per la lettura e da una certa dose di sfida con sé stessi.
8. Hai nuovi progetti in vista? Stai scrivendo un nuovo libro? Puoi anticiparci qualcosa?
Sicuramente. Seguire l’evolversi di questo incontro-scontro tra i due protagonisti per vedere dove mi porterà questa avventura.
9. Qual è il romanzo che ha “rivoluzionato” la tua vita conducendoti alla scrittura?
Beh, ho adorato da ragazzo i romanzi di Salgari e ancora oggi ammiro la sua sfrenata fantasia che ti coinvolge. Ma la voglia di scrivere è nata unicamente come una sfida con me stesso
10. Quale libro non consiglieresti mai a nessuno?
Posso dare dei giudizi, sempre personali, positivi o negativi su un romanzo; ma sempre nel rispetto dell’impegno del lavoro altrui.
11. Adesso è arrivato il momento per porti da solo una domanda che nessuno ti ha mai fatto, ma a cui avresti sempre voluto rispondere…
Ma chi te lo ha fatto fare di impegnarti per anni con questa storia? Dico che vedere un’idea ferma tra i pensieri, crescere, prendere forma e realizzarsi, pur tra mille difficoltà, è una tra le cose più appaganti della vita!!