Di cosa parla Le radici impossibili di Alfredo Poloniato
Le radici impossibili di Alfredo Poloniato, libro pubblicato dalla casa editrice Kimerik, racconta una storia vera, quella di un amico dell’autore morto suicida.
Partendo da molto lontano, dal passato che con il suo incedere segna inevitabilmente ciò che verrà dopo, scopriamo vari personaggi che ci riconducono ad Adriano, il protagonista reale de Le radici impossibili.
Questo romanzo racconta di rapporti, di guerra, di spostamenti, di luoghi e persone. Tutti questi ingredienti fanno sì che la storia sia densa, ricca di eventi, di sentimenti, anche di contrasti.
Adriano è un bambino solitario, intelligente ma abituato a una vita in cui avvengono pochi incontri e ci sono poche persone. Da lui giungono, dopo un percorso arduo a causa del pericolo dei tedeschi, il padre Matteo, un soldato, e un suo amico, Bepo, conosciuto mentre fuggivano dai soldati.
Matteo, durante il suo rientro a casa, dopo la dichiarazione di Armistizio e senza sapere il suo Paese a cosa stava andando incontro, affrontando i pericoli che ci sono lungo la strada a seguito dell’invasione tedesca, incontra tante persone con cui creerà rapporti intensi.
Il libro ha una doppia storia, quella di Matteo e delle persone con cui ha condiviso ideali, dolori e abbandoni, e quella del figlio, che diventa un uomo che porta sulle spalle il peso della delusione e che insegue il suo sogno di libertà: per lui mettere radici è un limite, non un valore aggiunto.
Adriano ha bisogno di allontanarsi dalla sua terra, l’Istria, da quello che credeva essere il suo amore, ma con cui non è riuscito a vivere una storia felice.
Le radici impossibili di Alfredo Poloniato ci immerge nelle Storia parlandoci di guerra, di partigiani, di persone che combattono, di altre che fuggono, di uomini che credono nella libertà, di altre che credono nella lotta, ma soprattutto è un romanzo in cui si raccontano le relazioni e le conseguenze del passato su ciò che verrà.