Di cosa parla A caccia dell’orso di Michael Rosen e Helen Oxenbury
Ciò che rende meraviglioso A caccia dell’orso il libro per bambini di Michael Rosen e Helen Oxenbury è l’istantaneità con cui mia figlia – di appena un anno – me l’ha strappato di mano per sfogliarlo e premere i pulsanti laterali.
Questo capolavoro della letteratura per l’infanzia pubblicato da Mondadori non solo ha illustrazioni magnifiche, che essendo le originali del 1989 sono disegni dai tratti semplici e avvolgenti, ma ha anche dei tasti al lato che quando vengono premuti ripropongono i suoni della natura.
Ovviamente i suoni sono legati alla storia, e danno la giusta dimensione ai bambini, che restano incantati e sono catapultati ancora di più nel breve racconto.
I grandi non hanno più la capacità di immedesimarsi nelle storie e l’ho capito nel momento in cui mia figlia ha sorriso appena vista la prima pagina e ascoltato il primo suono del libro A caccia dell’orso. Io ero più attenta a leggere il testo e mi stavo perdendo il gusto di scoprire il racconto con i sensi. I bambini hanno tanto da insegnarci e sanno apprezzare meglio di un adulto le qualità di un libro.
Trama del libro A caccia dell’orso
La storia raccontata da Michael Rosen e Helen Oxenbury è molto semplice: c’è una famiglia composta da genitori e due bambini che sono alla ricerca dell’orso. Per raggiungerlo dovranno attraversare un campo, un fiume, una pozza di fango, un bosco e una tempesta di neve.
La natura produce i suoi suoni, intensi e a volte spaventosi, ma meravigliosi allo stesso tempo, quei suoni che premendo un tasto del libro potrete riprodurre.
Alla fine non sarà la famiglia a trovare l’orso ma il contrario, perché non si può mai prevedere fino in fondo quello che ci aspetta… la vita è una continua scoperta e sorpresa. E soprattutto le paure vanno prese di petto, non evitate e meglio se abbiamo accanto qualcuno che ci aiuta ad affrontare ciò che ci spaventa.
A caccia dell’orso di Michael Rosen e Helen Oxenbury è un libro consigliato ai bambini dai 3 anni in su.