Intervista alla scrittrice Cetty Costa
1. Dovendo riassumere in poche righe il senso del libro Il mio sesso viola, cosa diresti?
Direi che è un libro che parla d’amore senza parlare d’amore, perché d’amore non si parla, d’amore si vive, per cui è un libro sulla vita, quella vera e quella immaginata. Il regalo più grande che ognuno di noi può farsi, è fare in modo che sogno e realtà si mischino armoniosamente.
2. Da dove nasce l’ispirazione per scrivere una storia in cui l’amore è il protagonista assoluto e descritto in tutte le sue forme?
L’amore è il motore che fa muovere il mondo e le penne dei poeti, per cui “l’amore ha l’amore come solo argomento”, mi sono fatta ispirare da quello che provo io e da quello che assorbo quotidianamente dal mondo.
3. Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo il tuo libro? Quale segno vorresti lasciare in loro?
Non ho nessuna aspirazione nell’insegnare niente a nessuno, mi auguro solo che chiunque riesca ad identificarsi più che altro, e a metabolizzare che davvero ognuno di noi può innamorarsi di chiunque senza che questo cambi il significato del suo sentimento.
4. C’è qualcosa che avresti voluto aggiungere al romanzo, quando l’hai letto dopo la pubblicazione?
Assolutamente sì, la vita quotidianamente ci regala spunti per nuove riflessioni e nuovi sentimenti per cui, probabilmente, se non fosse anacronistico, avrei aggiunto tutte le emozioni che da quando è uscito il libro continuo a provare di fronte all’affetto che i lettori mi manifestano. In realtà avrei aggiunto anche qualche “scarabocchio” in più visto che rimane comunque la mia prima passione.
5. Se Cetty Costa dovesse utilizzare tre aggettivi per definire Il mio sesso viola, quali userebbe?
Autentico, passionale, tormentato.
6. Perché credi si debba leggere il tuo libro?
Nessuno DEVE leggere il mio libro, PUO’ farlo se almeno una volta nella vita ha “amato forte” o aspetta ancora l’amore quello che non lascia scampo ai dubbi.
7. Hai nuovi progetti? Stai scrivendo un nuovo libro? Puoi anticiparci qualcosa?
Sto scrivendo un nuovo libro, un libro sui ricordi, sulla dimenticanza, un libro di amore e perdita, un passo a due tra un malato di Alzheimer e un suo visitatore abituale.
8. Qual è il romanzo che hai letto e ti ha più colpito emotivamente in quest’ultimo anno?
Ho amato molto “La mente che mente” di Osho , un saggio che contiene le parole, trascritte secoli dopo la sua morte, del Buddha, il quale insegna che tutte le sofferenze si originano da illusione e desiderio, che è necessario purificare il cuore e seguire la via della verità per conseguire l’autentica libertà.
9. Quale libro non consiglieresti mai a nessuno?
Non esiste libro che non valga la pena di essere letto io credo, chiunque abbia qualcosa da dire andrebbe ascoltato o, in questo caso, letto.
10. Adesso è arrivato il momento per porti da sola una domanda che nessuno ti ha mai fatto, ma a cui avresti sempre voluto rispondere…
Mi faccio milioni di domande quotidianamente, il più delle quali rimangono senza riposta, ma quella che vorrei che qualcuno mi facesse, e ahimè, raramente nella vita mi hanno fatto è:
“Cetty come stai?”. Se qualcuno me la facesse adesso gli risponderei “Sto bene” Sono Felice!