Trama e commento del libro Marie aspetta Marie di Madeleine Bourdouxhe
Marie aspetta Marie di Madeleine Bourdouxhe, libro pubblicato nel 2018 dalla casa editrice Adelphi. Dopo il bestseller del precedente La donna di Gilles-
Trama del libro Marie aspetta Marie
Anni 30 in vacanza nel sud della Francia, una donna parigina, Marie, felicemente innamorata del marito, Jean, incontra per caso in spiaggia un giovane studente magro, abbronzato e muscoloso di cui non sapremo mai il nome.
Quando torna dalle vacanze, suo marito deve andare via per lavoro per alcuni giorni e Marie decide di chiamarlo. I due fissano un appuntamento e incominciano una relazione d’amore fatta di incontri fugaci in un albergo a ore.
A differenza di molti famosi classici della letteratura che trattano l’adulterio femminile come conseguenza di una vita coniugale infelice, Madeleine Bourdouxhe fa un ritratto di una donna moderna che accetta e asseconda i propri desideri.
La passione sessuale di Marie verso il giovane ragazzo non la distoglie dalle sue responsabilità di moglie, figlia e soprattutto sorella di Claude, molto più volitiva e insicura di lei, tanto da tentare il suicidio.
Marie si abbandona al piacere dei sensi senza alcun senso di colpa e senza vergogna e al contempo vive serenamente la sua vita coniugale come porto sicuro. Marie è una donna consapevole di non poter avere un futuro con il suo giovane amante per cui non carica la sua relazione di sentimentalismi e romanticismi inutili.
Marie si concentra invece su sé stessa e impara a essere indipendente dalle convenzioni sociali, dai ruoli imposti dagli altri, accetta le lacerazioni della vita e si lascia andare.
Marie aspetta Marie, e l’aspetta vivendo in pieno il presente, avendo il coraggio di sedersi sola a un bistrot a bere un caffè e a osservare chi passa, mostrando fiducia nel suo futuro. In questo processo di cambiamento e autodeterminazione Parigi, degli anni trenta, è lo scenario perfetto per far nascere una nuova Marie.
Commento del libro Marie aspetta Marie
Il secondo romanzo di Madeleine Bourdouxhe, Marie aspetta Marie è stato pubblicato per la prima volta nel 1943 a Bruxelles e, con non poco scandalo, ha sottolineato l’importanza dell’emancipazione mentale e fisica di una donna, la possibilità di avere fiducia nelle proprie azioni, liberandosi dai limiti imposti dall’educazione e dalla religione.
Lo stile di questo romanzo alterna atmosfere artificiali e vaghe, a momenti intensi e vibranti costruiti chiaramente più con il cuore che con la mente.
D’altronde la stessa Marie passa anche da questi due estremi, a volte silenziosa e distratta, come se non fosse realmente presente sulla pagina, a volte invece vivace e irrefrenabile, univa vera protagonista della storia.
Marie è un personaggio davvero credibile e il libro ritrae i meandri della sua mente in modo tale che impari a conoscerla a poco a poco sino in fondo nel capitolo conclusivo narrato direttamente da lei. È un romanzo notevole tradotto molto bene da Graziella Cillario che ci porta nelle atmosfere introspettive di Proust ma anche in quelle femministe e femminili di Virginia Woolf.
Recensione scritta da Milena Privitera
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