Recensione libro I cipressi di Bajkal

Citazione “Normalmente i nostri committenti non desiderano alleanze, amicizie o scambi di informazioni con forze dell’ordine, servizi segreti o corpi simili, quindi cerchiamo sempre di evitare ogni forma contatto: questo per preservare l’assoluto riserbo sulle informazioni scoperte e l’eventuale divulgazione dei fascicoli investigativi.”
I cipressi di Bajkal
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Trama e commento I cipressi di Bajkal Oltre l’insana follia della razza umana di Fabrizio Ducceschi

Amo le storie in cui la mente ha un ruolo predominante, cambiando le sorti di una o più esistenze, per questo sono stata subito rapita dall’inizio del libro I cipressi di Bajkal Oltre l’insana follia della razza umana di Fabrizio Ducceschi, romanzo di denuncia pubblicato dalla casa editrice Kimerik.

“Non riusciamo a contenere la sua (cervello) grandiosa capacità di adattamento, lui ci comanda, osserva, giudica, ci manovra a suo piacimento, la sua funzione vitale ci permette di esistere, ma, una volta infettato, la sua devastante malattia può uccidere lentamente… tutto quello che trova nel suo cammino.”

La nostra mente ha il potere di usare il nostro corpo, di spingerci oltre, di limitarci o cambiare il modo in cui crediamo di essere e Fabrizio Ducceschi ci porta nei meandri più reconditi del cervello umano, quello che purtroppo induce alcuni alla pedofilia, al traffico di organi o allo spaccio.

Il ritmo del libro I cipressi di Bajkal è serrato, la storia è ben raccontata, con una scrittura semplice, diretta, veloce ma accurata. Ci viene presentato subito il protagonista, il suo lavoro che gli pone regole severe e grandi responsabilità, lo conosciamo nelle sue debolezze e nella sua forza sin dalle prime pagine. E sarà attraverso di lui che il lettore conoscerà i lati oscuri di una società piegata da eventi terribili.

Un incontro imprevisto può cambiare il destino? Si tratta davvero di un incontro avvenuto per caso? E come si evolverà la storia? Il mistero pervade le pagine iniziali in cui vengono lanciati degli indizi che il lettore seguirà per comprendere come si concluderà la vicenda.

I cipressi di Bajkal di Fabrizio Ducceschi è un libro attuale e lo si capisce soprattutto in certi passaggi essenziali del romanzo:

“A Bajkal esiste la più grande, immensa, produttiva, devastante, organizzazione criminale avanzata del mondo. Le tipologie di reato sono principalmente pedofilia, sfruttamento minorile, commercio di organi, spionaggio, commercio di bambini.”

Tutti i temi trattati nella storia che riguardano le violenze sia fisiche sia psicologiche sui bambini, il ruolo della società in tutto questo, la responsabilità dei genitori che dovrebbero fare l’impossibile per proteggere i propri figli dalle brutture della vita, dalla cattiveria e dal dolore, tutti questi argomenti spingono il lettore a porsi delle domande.

Come è possibile che ci siano persone in grado di usare una tale violenza ai danni degli altri? Come può la mente razionale e intelligente portare a compiere gesti così violenti ai danni di un suo simile?

Ma non sono solo le domande a fare la storia, c’è una trama fitta di colpi di scena che spiazza e si lascia seguire con pathos fino alla conclusione.

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Redazione - Recensione Libro.it

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