Recensione Libro.it intervista la scrittrice Ileana Pisani

Intervista alla scrittrice Ileana Pisani.
Memorie dimenticate nel tempo
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Intervista alla scrittrice emergente Ileana Pisani

1) Dovendo riassumere in poche righe il senso dei tuoi libri Memorie dimenticate nel tempo I e II, cosa diresti?

Memorie dimenticate nel tempo (I e II) è un romanzo dalla trama leggera e scorrevole, pur se caratterizzato da richiami alla mitologia greca. Non mi sono mai ripromessa di insegnare nulla con il mio romanzo, ovviamente.
Lo scopo è sempre stato quello di permettere al lettore di evadere dalla propria quotidianità, per divertirsi nella lettura con quella spensieratezza che è propria dei bambini, senza preoccupazioni e retropensieri.
E’ solo questo il senso dei due volumi di Memorie dimenticate nel tempo. Certo poi tra le righe i lettori potranno percepire dei significati più profondi, se avranno la voglia di andare oltre alla pura trama fantasy.
In tutte le pagine si percepisce ad esempio chiaramente l’eterna domanda che si pone l’uomo da sempre: siamo in balia del fato o siamo artefici del nostro destino?

2) Da dove nasce l’ispirazione per questa saga fantasy in cui il sogno e la realtà si fondono?

Da dove nasca esattamente non saprei dirlo neppure io.
Probabilmente dalla mia passione per il genere fantasy romance, di cui sono una accanita lettrice, pur se non disdegni altri generi.
Inoltre ai tempi del liceo ricordo di aver pensato in più occasioni che la mitologia greca è un po’ la madre del genere fantasy. Nella mitologia troviamo divinità antropomorfe che giocano e interagiscono con la vita dei mortali, troviamo esseri mostruosi che non hanno nulla da invidiare al moderno vampiro o al licantropo, troviamo storie d’amore difficili e travolgenti che ben potrebbero essere la trama di romanzi contemporanei.
Se poi a tutto questo aggiungiamo che, come diceva Eraclito, “nel sonno, ognuno ritorna a un suo proprio mondo particolare”, è facile comprende come sia nata nella mia testa la trama di Memorie dimenticate nel tempo.
Il sogno, infatti, non è sempre figlio della nostra immaginazione. A volte nasconde paure profonde, desideri nascosti o più semplicemente ricordi che crediamo dimenticati, ma che con prepotenza riemergono anche contro la nostra volontà cosciente.
Non vi è mai capitato di sognare qualcosa che al risveglio vi ha lasciato sensazioni prolungate e quasi vere, tanto da influenzare il vostro umore per l’intero giorno?
Ecco, credo che l’idea del mio romanzo sia nata un po’ in questo modo: nei sogni dei protagonisti di Memorie dimenticate nel tempo riemerge il loro vissuto, perché per quanto si possa credere di non ricordare, le vicende della vita continuano ad essere conservate nel subcosciente di ognuno di noi, consapevolmente o inconsapevolmente, e ad influenzare la personalità, il temperamento e anche le scelte di vita di ognuno.

3) Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le tue parole? Quale segno vorresti lasciare in loro?

Come ho già detto, non ho la presunzione di voler insegnare qualcosa ai lettori. Come scrittrice più che fornire risposte, vorrei avere la capacità di stimolare domande e di regalare emozioni.
Se fossi riuscita in questo mio proposito, potrei affermare di aver lasciato qualcosa nei lettori e potrei dirmi più che soddisfatta.

4) C’è qualcosa che avresti voluto aggiungere ai libri, quando li hai letti dopo la pubblicazione?

Non nella sostanza. Tuttavia forse avrei voluto modificare qualcosa a livello stilistico.
Ma probabilmente se rileggessi i miei romanzi una, due o tre volte ancora, apporterei ogni singola volta qualche ulteriore modifica. Credo che potrei andare avanti anche all’infinito.

5) Se Ileana Pisani dovesse utilizzare tre aggettivi per definire Memorie dimenticate nel tempo, quali userebbe?

Questa è una domanda difficile per un autore. Tre aggettivi sono davvero pochi ed è alquanto arduo per un autore scegliere aggettivi appropriati per la propria opera. L’autore ha sicuramente una prospettiva diversa rispetto a quella del lettore, per il quale è certamente più semplice attribuire una valutazione ad un’opera letteraria.
Ad ogni modo spero che i lettori possano trovare Memorie dimenticate nel tempo romantico, emozionante ed a tratti commovente.

6) Perché credi si debba leggere il tuo libro?

Per poter rispondere mi permetto di modificare un po’ la domanda. Più che credere che il mio libro si debba leggere, vorrei piuttosto che il mio libro venisse letto.
Ogni scrittore che pubblica un’opera desidera ovviamente che non rimanga su uno scaffale di una libreria a prendere polvere. Per quanto mi riguarda, desidero che la mia saga venga letta perché credo – e questa volta pecco certamente di presunzione – che possa permettere al lettore di evadere, negli istanti di lettura, dalla realtà quotidiana, e di perdersi nell’illusione momentanea di una realtà parallela in cui tutto è possibile e dove mortali e divinità partecipano alla creazione di una trama leggera, ma che offre, per alcuni temi trattati, discreti spunti di riflessione.

7) Hai nuovi progetti? Stai scrivendo un nuovo romanzo? Puoi anticiparci qualcosa?

Ho sempre nuovi progetti. Ho anche moltissime idee. Voglia di metterle su carta, ancora di più, ma il tempo purtroppo è davvero poco. Scrivere non è la mia professione principale, pertanto posso dedicare alla scrittura solo i ritagli di tempo.
Al momento mi sto dedicando al sequel del mio romanzo “Se confessi, ti sposo!”, il cui primo volume è per ora disponibile solo sulla piattaforma di wattpad. Inoltre non escludo che in futuro la trama di Memorie dimenticate nel tempo, che può apparire conclusa nel volume II Un istante di eternità, possa avere un seguito. Confesso che qualche idea già mi frulla per la testa.

8) Qual è il romanzo che hai letto e ti ha più colpito emotivamente in quest’ultimo anno?

Forse in questo momento sceglierei la prima trilogia di Shadowhunters di Cassandra Clare. Ma se me lo aveste chiesto un anno fa avrei dato una risposta differente, così come darei una risposta differente se doveste chiedermelo tra un anno.
A dire il vero mi colpiscono quasi tutti i romanzi che leggo. Difficilmente resto delusa da un libro. Magari può non essere esattamente il mio genere di lettura, ma quasi sempre un romanzo mi suscita emozioni, che ovviamente sono particolarmente forti poco dopo averlo terminato.

9) Quale libro non consiglieresti mai a nessuno?

Sinceramente nessun libro. Quello che può non piacere a me, potrebbe essere il libro preferito di un’altra persona. Perché influenzare negativamente le scelte di quella persona, privandola magari di una lettura che per lei potrebbe essere appagante?
Credo che i gusti in materia letteraria siano qualcosa di estremamente personale. Non me la sento di stroncare un romanzo solo perché io posso non averlo gradito.
Inoltre nei gusti letterari credo abbiano grande rilevanza le esperienze di vita del lettore e la disposizione d’animo con cui ci si accinge a leggere. In buona sostanza, un libro che posso non aver gradito in un particolare momento della mia vita, potrebbe essere la lettura perfetta in un’altra circostanza.

10) Adesso è arrivato il momento per porti da sola una domanda che nessuno ti ha mai fatto, ma a cui avresti sempre voluto rispondere

Vorrei che mi si chiedesse cosa significa per me scrivere. A questa domanda risponderei che per me scrivere poesie e romanzi equivale a svagarmi e distrarmi. Poter immaginare storie, dare vita a personaggi, attribuire a questi pensieri ed emozioni mi permette di spogliarmi dai banali crucci e dalle normali tensioni della vita reale. In una parola è estremamente liberatorio e terapeutico.

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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