Intervista a Luca Farru
1. Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro Quattro Il risveglio cosa diresti?
Quattro – Il Risveglio è un libro che tocca molti aspetti; c’è la lotta tra bene e male in cui a volte il confine non è così netto, l’istinto di sopravvivenza che ci porta a compiere azioni grandiose o terribili, la solidarietà e lo spirito di aggregazione di fronte ad una minaccia comune. Credo che il senso sia raccontare una storia fantasy con dei risvolti che trovano valenza anche nella realtà che viviamo.
2. Da dove nasce l’ispirazione per questo fantasy che va ben oltre la lotta tra bene e male?
Il libro nasce in una serata fredda e piovosa di circa un anno e mezzo fa; ho preso il mio smartphone ed ho iniziato a scrivere la sinossi a cui avevo pensato già da parecchio tempo, complice la mia passione per il genere letterario e per il telefilm fantasy (Tha vampire diaries, The secret circle, Le streghe dell’East end, Supernatural… la lista sarebbe infinita). Ho scritto l’intera trama di getto (incluso ciò che farà parte dei romanzi successivi) e dallo scheletro mi sono poi concentrato sullo sviluppo dei personaggi principali, per poi passare alla stesura vera e propria.
3. Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le tue parole? Quale segno vorresti lasciare in loro?
Vorrei che il lettore si isolasse totalmente dalla realtà e si perdesse nel mio mondo; quello che a me piace di un libro è che mi faccia rimanere incollato alle pagine per continuare a scoprire cosa succede, cosa c’è di nuovo nella pagina seguente. Odio i libri statici, noiosi, pieni di inutili descrizioni ed orpelli letterari che appesantiscono la lettura, quindi ho dato al mio libro uno stile ben preciso, fluido e veloce. Ho scelto di descrivere i personaggi attraverso le loro interazioni ed il loro modo di agire, preferisco che sia il lettore a dare una sua interpretazione.
4. C’è qualcosa che avresti voluto aggiungere al libro, dopo la consegna per essere pubblicato?
Sì, ci sono alcuni argomenti che vorrei approfondire e che non mancherò di fare nel seguito. Aspetti legati alla mitologia, alcuni retroscena sulle vite dei nostri personaggi, approfondimenti sul perché di alcuni legami speciali che nascono. Posso dire che il secondo libro sarà sicuramente più dedicato all’approfondimento di alcuni aspetti che sono stati messi in secondo piano in questo primo romanzo.
5. Se Luca Farru dovesse utilizzare tre aggettivi per definire il tuo romanzo, quali userebbe?
Adrenalinico, originale, intenso.
6. Perché credi si debba leggere il tuo libro?
Perché credo sia una boccata d’aria fresca nel suo genere.
7. Hai nuovi progetti? Stai scrivendo un nuovo romanzo? Puoi anticiparci qualcosa?
Non sto scrivendo il seguito ma ho già tutto nella mia testa ed inizierò molto presto! Ad ottobre uscirà la versione inglese del romanzo per il mercato internazionale.
8. Qual è il libro che hai letto e ti ha più colpito emotivamente in quest’ultimo anno?
Il Sognatore di Laini Taylor.
9. Quale libro non consiglieresti mai a nessuno?
Lo dico in generale per non fare un torto a nessuno.. Libri ricchi di descrizioni da far venire il diabete, carichi di fuffa, privi di contenuti e strabordanti di noia. In alcuni libri molti passaggi durano capitoli interi, sono “immobili” e non riesci a leggerne più’ di tre pagine alla volta senza sbadigliare. Non li sconsiglio, a dire il vero sono consigliati per conciliare il sonno.
Spesso ho avuto l’impressione che una storia debole debba avere tutto questo contorno per riempire un libro, che in mancanza, conterebbe 10 pagine.
10. Adesso è arrivato il momento per porti da solo una domanda che nessuno ti ha mai fatto, ma a cui avresti sempre voluto rispondere…
Ti piacerebbe diventare uno scrittore a tempo pieno? Sì, sarebbe davvero figo!