Recensione Libro.it intervista lo scrittore Massimo Taras autore del libro La ragazza del triangolo bianco.
1. Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro La ragazza del triangolo bianco, cosa diresti?
È un romanzo che esalta la forza dei sentimenti e che rivela quanto siano forti l’amore e l’amicizia anche se in un contesto tragico come quello di un lager tedesco.
2. Da dove nasce l’ispirazione per questo libro indispensabile sulle atrocità dei lager ma anche sull’importanza dei sentimenti che cambiano le persone?
Dall’esperienza tragica vissuta da mio padre, prigioniero di guerra in un campo di concentramento tedesco per oltre tre anni. I suoi racconti mi hanno strappato l’anima e non li ho mai dimenticati. Ora che lui non c’è più, ho sentito il forte desiderio di dedicargli questo libro, un tributo ad un uomo che ha molto sofferto e che ho molto amato.
3. Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le tue parole? Quale segno vorresti lasciare in loro?
Che il bene, qualunque cosa accada, riesce sempre a prevalere sul male e che anche nelle situazini più buie c’è sempre un barlume di luce e di speranza, esattamente come dal fango riesce a nascere il fiore di loto candido e puro.
4. C’è qualcosa che avresti voluto aggiungere al romanzo, quando lo hai letto dopo la pubblicazione?
No. Credo di aver dato sfogo, nella giusta misura, alla mia rabbia per ciò che è accaduto e di aver evidenziato che un cambiamento interiore nell’uomo, anche il peggiore, sia sempre possibile
5. Se Massimo Taras dovesse utilizzare tre aggettivi per definire La ragazza del triangolo bianco, quali userebbe?
6. Emozionante, coinvolgente ma… soprattutto vero.
7. Perché credi si debba leggere il tuo libro?
Perché è un romanzo che mette in risalto valori profondi come il rispetto, l’amicizia, l’amore. Valori, ahimè, oggi quasi dimenticati.
8. Hai nuovi progetti? Stai scrivendo un nuovo libro? Puoi anticiparci qualcosa?
Ho iniziato a scrivere un nuovo romanzo ma, per il momento, non ne voglio ancora parlare.
9. Qual è il romanzo che hai letto e ti ha più colpito emotivamente in quest’ultimo anno?
La storia di Elsa Morante, che ho riletto ancora una volta e che continua a emozionarmi.
10. Quale libro non consiglieresti mai a nessuno?
Questa è una domanda alla quale non risponderò neanche sotto tortura. Questa risposta può apparire forte, dura, come in effetti lo è ma vi garantisco che non c’è nessuna “sfumatura di grigio” nelle mie parole.
11. Adesso è arrivato il momento per porti da solo una domanda che nessuno ti ha mai fatto, ma a cui avresti sempre voluto rispondere…
Domanda: Tu sei un manager, che ha sempre avuto a che fare con budget, mercati, grafici, numeri…come mai scrivi libri pieni di sentimento?
Risposta: Perché attraverso la scrittura ho l’opportunità di dare sfogo alla mia natura che ho scoperto essere molto romantica!