Trama, recensione e commento libro “I ragazzi hanno grandi sogni”
Pubblicato dalla casa editrice Feltrinelli nel 2018, “I ragazzi hanno grandi sogni” di Alì Ehsani e Francesco Casolo è un libro che dovrebbe essere letto dai ragazzi e dagli adulti. Una storia forte di un viaggio, del bisogno di trovare un posto nel mondo, di farsi accettare. La storia di un ragazzo che emigra per cercare la pace.
Trama libro “I ragazzi hanno grandi sogni” di Alì Ehsani e Francesco Casolo
Roma 2004. Alì, un ragazzino di tredici anni, si sente solo, sperduto e soprattutto non capisce e non è capito. Viene da Kabul e ha viaggiato per cinque anni perdendo suo fratello nel Mediterraneo.
Alì è un clandestino, un migrante. È poco più che un bambino, eppure di lui tutti notano solo che è povero, sporco e straniero. A differenza di altri ragazzi giunti in Italia dalla Grecia che prendono la strada della criminalità o proseguono verso altre mete giudicate preferibili all’Italia, ha fretta di crescere, migliorare e vuole soprattutto restare.
Ecco perché Alì studia, riga dritto, si impegna a capire gli altri nonostante pochi cerchino di capire lui. Non perde mai il coraggio e l’ottimismo e, piano piano, senza mai smettere di sognare, ce la fa.
Emozionante e pieno di speranza, I ragazzi hanno grandi sogni scritto a due mani da Alì Ehsani e Francesco Casolo, ci parla di chi arriva in Italia in cerca di un futuro.
“E si fa storia universale, quella di un ragazzino, poi ragazzo, poi uomo, che cerca quello a cui tutti aspiriamo: l’amicizia, l’amore, l’accettazione. Insomma, un posto nel mondo.”
Commento libro di Alì Ehsani e Francesco Casolo
La storia di Alì testimonia e denuncia la terribile e drammatica situazione dei minori migranti, dei loro rocamboleschi viaggi. Lui è giunto in Italia rimanendo per ore e ore attaccato sotto un camion, racconta questo, ma anche delle tante difficoltà e ingiustizie subite a Roma.
“I ragazzi hanno grandi sogni” racconta la storia di due ragazzini orfani afghani che hanno attraversato il deserto, si sono nascosti sui tetti dei furgoni e nei cassoni dei camion. Due ragazzi che sono stati derubati dai contrabbandieri, minacciati dai talebani, rinchiusi in un campo di prigionia, hanno deciso con coraggio di attraversare l’Egeo in un canotto, sono stati trasportati dalle onde altissime di quel mare che ne ha inghiottito uno, Mohammed, il più grande, e ha permesso all’altro, Alì, di giungere in Turchia.
Alì oggi ha 26 anni e, grazie al suo coraggio e alla fede, è riuscito a frequentare l’università e a laurearsi in giurisprudenza. Si è poi mantenuto lavorando come fattorino la sera e di giorno come cameriere, lavapiatti, idraulico.
Alì è il simbolo di tanti minori migranti che sono riusciti a essere accolti, accettati e che hanno trovato una vita decorosa in Italia.
Recensione libro di Milena Privitera