Trama, recensione e commento libro Calabria amara di Domenico Varano
Calabria amara è un piccolo libro in cui lo scrittore Domenico Varano ci racconta tanto della sua terra. Delle contraddizioni di una regione tanto bella quanto difficile da vivere. Conosciamo tradizioni, piaghe, splendori e problemi che andrebbero affrontate.
Amo la Calabria. Le migliori vacanze sia in estate che in inverno le ho trascorse in questa regione incantevole. Beh, sì la Calabria ha un mare cristallino e delle spiagge incredibilmente bianche ricche di dune sabbiose dove le tartarughe depongono le uova. Ma ha anche montagne possenti che la proteggono e dove tra i boschi secolari puoi trovare diversi tipi di funghi commestibili o in cima delle quali ci sono piste di neve che vi sorprendono.
Trama libro Calabria amara
“Questa storia che vi racconterò inizia in un luogo incantevole, un posto in cui un tempo approdò Ulisse. Siamo nel Golfo di Squillace, dove le correnti del mar Ionio fanno cambiare le condizioni meteo con grande velocità e dove un tempo si estendeva la cosiddetta Magna Graecia.”
Così Domenico Varano inizia il racconto della sua terra. In una cinquantina di pagine, ben scritte, Varano ci racconta la storia antica della brutalità dei Saraceni che giunti a Squillaci la distrussero, uccidendo donne e bambini. Ci parla del fico d’India, frutto prelibato che delizia il palato dei turisti.
Varano però mette in evidenza anche un altro lato della sua terra, quello della criminalità, della disoccupazione e del caporalato, senza dimenticare i giovani che sono costretti a emigrare.
Ci fa conoscere storie di imprenditori coraggiosi che rimangano e cercano di creare economia con i meravigliosi prodotti naturali come gli agrumi, per esempio. In particolar modo il bergamotto, l’oro verde calabro, che oggi è una realtà economica che resiste alla crisi e soprattutto al deserto economico esistente di questa tanto martoriata regione italiana.
Commento libro Calabria amara
In questo libro, Calabria amara, non manca la speranza, la speranza di un riscatto, di un futuro migliore, di “creare le condizioni per la nascita delle aree ZSI (zone per lo sviluppo innovativo), necessarie ad impiegare forze che altrimenti lascerebbero la Calabria. Bisogna diffidare da chi promette uno sviluppo poco sostenibile e vecchio. Il mondo cambia alla velocità della luce e non si può rimanere ancorati a dei dogmi ormai vecchi.”
In questo racconto è stata descritta una Calabria dolce, ma è stato evidenziato anche il lato amaro di una terra che nei secoli ha subito dominazioni, ingiustizie, soprusi e che per questo mi ricorda tanto la mia terra, la Sicilia. Questo libro mi ha fatto molto riflettere e pensare che noi, la società civile, dobbiamo combattere.
Recensione libro scritta da Milena Privitera