Trama, recensione e commento romanzo Ricordi di un ragazzo del ’32
Giovanni Pertile, nel libro Ricordi di un ragazzo del ’32, ha messo per iscritto i suoi ricordi, costruendo un ritratto di un periodo particolare, prima e durante la Guerra, di un paesino in provincia di Novara, Oleggio.
“Un paese conserva la sua memoria storica in misura maggiore rispetto alle grandi città: custodisce i ricordi nei cassetti delle case, nelle quali spesso si avvicendano generazioni della stessa famiglia; risuona delle storie degli anziani; si affeziona ai personaggi più significativi di ogni epoca, che si tratti di personalità autorevoli, o di giornalisti e scrittori che raccontano le loro gesta, oppure – più spesso, forse – di uomini e donne comuni, conosciuti da tutti, che per qualche motivo sono diventati un simbolo, un’istituzione, l’incarnazione stessa della sua anima.”
Valentina Casazza, nata e cresciuta a Oleggio, esprime bene nella sua prefazione cosa vuole essere e cosa racconta il romanzo autobiografico Ricordi di un ragazzo del ’32. Spiega come Giovanni Pertile, attraverso la memoria, sia riuscito a trasmettere l’atmosfera di quegli anni così importanti per la Storia italiana.
Trama libro Ricordi di un ragazzo del ’32 di Giovanni Pertile
Come un album di fotografie che il tempo ha ingiallito, questo libro ci porta un periodo travagliato della nostra Storia, quanto fondamentale per il futuro del nostro Paese.
Giovanni Pertile ci racconta gli anni della sua adolescenza e ci accompagna tra le sue memorie, descrivendo la vita quotidiana. Conosciamo così i momenti della sua vita che si intersecavano con la tragedia dettata dalla Seconda guerra mondiale.
In maniera semplice e attenta, Pertile ci narra delle scorribande in bicicletta, di una natura intatta, dei partigiani nascosti nelle boscaglie, della sua famiglia che gestiva una piccola fabbrica di detersivi. Ci parla della resa dell’Italia, della caduta del Fascismo, della severità degli adulti nei confronti dei ragazzi, dei tanti sfollati dalle città che cercavano riparo e conforto nelle campagne.
Un mondo rigorosamente in bianco e nero, come in bianco e nero sono le foto che impreziosiscono questo amarcord emozionante e ben scritto.
Anni duri, di conflitto, di povertà che Giovanni Pertile ha vissuto con la paura dei continui bombardamenti, ma anche con la spensieratezza e la semplice di un ragazzo che scopriva la vita ogni giorno.
Commento libro Ricordi di un ragazzo del ’32 di Giovanni Pertile
L’autore riesce con bravura a consegnarci dei ricordi forti e chiari di quel periodo e questo è molto importante soprattutto per i giovani di oggi che devono fare memoria di un periodo essenziale e importante della nostra Storia.
Leggendo questo romanzo ho risentito i racconti di guerra dei miei nonni e in parte dei miei genitori. È sempre emozionante sapere come, con grande onestà e coraggio, uomini e donne non citati nei libri di storia siano parte fondamentale delle nostre radici storiche.
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