Luca Murano: intervista scrittore

Intervista all'autore Luca Murano.
Luca Murano
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La redazione del sito di libri Recensione Libro.it intervista lo scrittore Luca Murano autore del libro Pasta fatta in casa

Pasta fatta in casa1. Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro Pasta fatta in casa, cosa diresti?

Pasta fatta in casa è un intreccio di storie che, almeno apparentemente, centrano poco l’una con l’altra. Ma un minimo comun denominatore c’è: ed è la malinconica visione della realtà che ci circonda. La ribellione passa attraverso la semplicità di una risata, di una bella scopata, e di un’abbondante dose di cinismo

2. Da dove nasce l’ispirazione per questa serie di racconti di persone ordinarie in un mondo che va di fretta?

Ovviamente i miei scritti pagano dazio a tutta la narrativa degli anti-eroi americani e a quella russa dei nobili reietti. Volendo circoscrivere la fonte di ispirazione direi che la musa dei miei racconti è la vita stessa, con la sua ridondante ciclicità, e gli innumerevoli posti di blocco di cui è disseminata la sua strada.

3. Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le tue parole? Quale segno vorresti lasciare in loro?

Non dobbiamo rincorrere sempre la perfezione, non dobbiamo cercare chissà quale significato in fondo alla nostra esistenza. Ogni tanto fermiamoci e facciamoci bastare l’oggi, acciuffando tutta la serenità che ci circonda che del domani non v’è certezza. Talvolta è preferibile essere cicale canterine che formiche soldatini.

4. C’è qualcosa che avresti voluto aggiungere al libro, quando lo hai letto dopo la pubblicazione?

Una cosa originale: un buono sconto spendibile in tutti i ristoranti d’Italia: d’altronde l’appetito vien leggendo e il connubio parole & cibo non è poi così male

5. Se Luca Murano dovesse utilizzare tre aggettivi per definire Pasta fatta in casa, quali userebbe?

La mia pasta è buona, semplice ed esigente.

6. Perché credi si debbano leggere i tuoi racconti?

Niente si ‘deve’ leggere per forza a parte un buon vocabolario, ogni tanto. I miei racconti sono come uno spuntino veloce tra una corsa in metro e un colloquio di lavoro. Mi piace pensare che qualcuno, per un attimo, sbirci nella mia testa e dimentichi chi è, che cosa sta facendo e perché lo sta facendo. Trascendenza, ecco la risposta…

7. Hai nuovi progetti? Stai scrivendo un nuovo libro? Puoi anticiparci qualcosa?

No, in realtà no. Vena creativa e progetti sono un po’ un ossimoro per me. Diciamo che mi accontenterei di riuscire a scrivere con più disciplina. Intanto, però, potete dare una sbirciatina sul mio blog Vai come sai http://vaicomesai.blogspot.com.

8. Qual è il libro che hai letto e ti ha più colpito emotivamente in quest’ultimo anno?

Limonov di Emmanuel Carrère. Una sorta di biografia dell’intellettuale russo Eduard Limonov, un uomo che ha vissuto molte vite in una sola e che al paradiso in terra ha preferito l’inferno. Sicuramente una figura a cui tutti dovremmo aspirare, se non per l’ideologia, per la passione con cui ha vissuto e sta vivendo ogni minuto della propria esistenza.

9. Quale libro non consiglieresti mai a nessuno?

Sicuramente il mio. Diffido di chi consiglia e caldeggia i propri lavori, in ogni ambito artistico. Nell’arte bisogna inciampare, un po’ per caso. E poi io credo ai colpi di fulmine non ai matrimoni combinati.

10. Adesso è arrivato il momento per porti da solo una domanda che nessuno ti ha mai fatto, ma a cui avresti sempre voluto rispondere…

Ma dove lo trovi il tempo per scrivere? Voglio dire, tra mogli, fidanzate, parenti, lavoro, Netlix, Facebook, Playstation, Serie A, Spotify ecc…? Non è tanto trovare il tempo per scrivere, è farsi trovare pronti dal tempo quando arriva. Essere pronti è tutto quello che conta.

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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