Trama, recensione e commento libro Direzione ipotenusa
Dopo la bell’accoglienza del libro Lati scaleni, Mirca Ferri ci propone Direzione ipotenusa volume II, il secondo romanzo della trilogia.
In questo secondo libro, la scrittrice, che già aveva coinvolto emotivamente i suoi lettori, continua a raccontare la storia dei protagonisti.
Trama libro Direzione ipotenusa
Dopo aver affrontato le peripezie amorose di una Melissa adolescente, in Direzione ipotenusa, Mirca Ferri ci parla di una ragazza ormai donna.
Non è facile per Melissa abbandonare il suo passato, prendere le distanze dai ricordi per immergersi in una realtà adulta fatta di altre complicazioni. Quell’equilibrio che non aveva quando era un’adolescente, da donna diventa fondamentale da trovare.
Il romanzo si apre con una relazione ancora da definire: Fulvio e Melissa si sono amati, lei sente di provare emozioni forti, ma non sa se lui veda ancora Sharon o se nel frattempo frequenti anche altre ragazze.
Non glielo domanda, prende da lui quello che Fulvio le concede, ma per quanto può bastare ciò che ha? Melissa sente di volere di più: quell’attrazione per Fulvio non le basta, così come non è sufficiente accontentarsi di ciò che il ragazzo riesce a darle.
Quale sarà la strada che inseguirà Melissa per raggiungere davvero se stessa e le sue profondità?
In questo libro ritorna Antonio, il ragazzo che Melissa ha voluto bene, quello che si è rovinato con le sue mani. Quello che ha bevuto e ha fatto un incidente rischiando la vita. Quello che l’assoggettava e ora ha bisogno di farsi aiutare psicologicamente da qualcuno.
Ma Antonio non è il solo personaggio che torna, inoltre accanto a quelli conosciuti in Lati scaleni se ne aggiungono altri molto interessanti, ben descritti e con storie complesse da scoprire.
Commento libro Direzione ipotenusa di Mirca Ferri
Più che fare attenzione ai protagonisti, però, sono le loro storie quelle che interessano il lettore e i temi toccati. In questo libro si parla di relazioni, di fragilità interiori, di confronto con gli altri e di vita da affrontare e vivere.
Ciò che colpisce di questo libro sono le emozioni, tante, contrastanti, conseguenza spesso delle fragilità dei protagonisti, che si ricorrono, che si perdono, si riscoprono.
Come nel precedente il lettore potrà trovare una protagonista che discende negli inferi dell’esistenza emotiva, ma che non smette di sperare, consapevole che le scelte siano importanti.
Un sequel che mi ha sorpresa e commossa. L’abilità dell’autrice nell’ ammalgamare tutti i fatti del libro precedente con questo secondo capitolo e l’intensità della narrazione hanno fatto sì che divorassi il testo in due serate. I personaggi, già delineati in Lati scaleni prendono definitivamente forma nella loro crescita, nei loro errori e nelle oro scelte, difficili ma spesso dovute, che tracceranno il loro percorso. Bellissimo. Attesa e curiosità per il terzo ed ultimo libro.
Il libro è un gioiello. Se avete l’opportunità, come è capitato me, di acquistarlo direttamente dall’autrice vi si aprirà un mondo. Si leggono con piacere, nostalgia, ricordi e pensieri. Con una visione sul futuro- Grazie MIRCA FERRI. Lieta di aver scelto un’autrice sconosciuta al gane pubblico che mi ha regalato tantissime sensazione e non la solita “zuppa” dei più conosciuti autori
Tutti svegli aper finire di leggere “Direzione Ipotenusa” (tanto domani è festa) e quindi scrivo anch’io la mia opinione. Ho trovato il 1 capitolo un capolavaoro meno i successivi fino a che non si arriva alla prima tragedia (e non vado oltre per non togliere suspense). Da lì in avanti un crescendo impetuoso che mi sta portando a terminarlo in poco meno di 4 giorni. Il finale di ogni capitolo: superba maestria e originalità. Grazie Mirca
Concordo con il commento di Carlo. E’un libro da comprendere a fondo. Da vivere, assorbire. Siamo ricchi di testi formati solo di parole. Qui vincono emozioni, situazioni e fragilità senza alcuna vergogna. Insomma la realtà. Quella che ci si ostina a nascondere sotto il tappetto ma che Mirca Ferri fa emergere.
Ho letto sia il primo che il secondo libro e trovo “Direzione ipotenusa” molto più intenso e avvincente. Già dal primo si capiva che il “bello”, nel senso delle tante vicissitudini, sarebbero arrivate nel secondo libro. Concordo che sia un libro ricco di emozioni ma anche di personaggi in sordina che hanno il loro carattere e certe sfumature le trovo di una una genialità dell’autrice come ogni finale di capitolo. Acquistatelo. Merita