La redazione del sito Recensione Libro.it intervista la scrittrice Elena Pucci autrice del libro Vaniglia piccante
1. Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro Vaniglia piccante, cosa diresti?
Il mio libro è una riflessione sull’amore e su tutte le sue innumerevoli sfaccettature. Vaniglia Piccante insegna a non perdere mai la speranza, a lottare nonostante tutto, a mettersi a nudo, a comprendere per poter cambiare.
2. Da dove nasce l’ispirazione per questo libro in cui l’amore totalizzante, tormentato e pericoloso è protagonista?
L’ispirazione per questo libro nasce da dentro me stessa, nasce dall’esperienza della mia vita e da una buona dose di fantasia. Sta al lettore immaginare che cosa è inventato e cosa invece è successo davvero.
3. Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le tue parole? Quale segno vorresti lasciare in loro?
Vorrei che i miei lettori capissero l’importanza di un legame d’amore, qualsiasi esso sia, e di quanto a volte può essere difficile viverlo. Vorrei lasciare uno spunto su cui riflettere, e perché no, anche un po’ di amaro in bocca.
4. C’è qualcosa che avresti voluto aggiungere al libro, quando lo hai letto dopo la pubblicazione?
In realtà c’è qualcosa che avrei voluto aggiungere. Avrei voluto ampliare il personaggio di Adele, che rimane in ombra anche se con una carica espressiva forte. Ma ci sarà tempo per conoscerla meglio.
5. Se Elena Pucci dovesse utilizzare tre aggettivi per definire Vaniglia piccante, quali userebbe?
Avvincente, imprevedibile, romantico.
6. Perché credi si debba leggere il tuo libro?
Perché credo fortemente che sognare sia terapeutico e che leggere storie d’amore faccia bene al cuore.
7. Hai nuovi progetti? Stai scrivendo un nuovo libro? Puoi anticiparci qualcosa?
Vaniglia Piccante nasce come una trilogia quindi si, sto terminando il secondo volume e poi inizierò a scrivere il terzo. Parallelamente sto scrivendo un altro romanzo, che non parla d’amore, ma di una locanda a picco sul mare dove ci arrivano le persone che hanno perso il cuore, ma questa è un’altra storia.
8. Qual è il romanzo che hai letto e ti ha più colpito emotivamente in quest’ultimo anno?
Adoro Murakami e sono un po’ di parte, ma posso dire che l’Assassino del Commendatore mi ha lasciato letteralmente senza parole.
9. Quale libro non consiglieresti mai a nessuno?
Nessuno, perché anche i libri che non mi sono piaciuti mi hanno sempre lasciato qualcosa su cui riflettere, e anche se non mi hanno lasciato niente, non mi sento di giudicare nessuno perché scrivere un libro è passione, dedizione, amore puro.
10. Adesso è arrivato il momento per porti da sola una domanda che nessuno ti ha mai fatto, ma a cui avresti sempre voluto rispondere…
La domanda è: Perché scrivi?
La risposta è: Scrivo per sentirmi viva, per non sentire il rumore del mondo. Scrivo perché i miei personaggi mi chiamano costantemente e con insistenza. Vogliono vivere ed io vivo nel vederli crescere pagina dopo pagina e mi emoziono, soffro con loro, mi dispero, sogno e mi sento bene.