La redazione del sito Recensione Libro.it intervista lo scrittore Aaronne Colagrossi autore del libro Pirati Sotto Scacco
1. Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro Pirati Sotto Scacco, cosa diresti?
È un romanzo in parte basato su eventi reali, come il massacro del popolo Cueva, ma è anche uno spaccato di vita della filibusta dei Caraibi. Dei tre romanzi sulla pirateria che ho scritto, questo è forse quello che mette in luce gli aspetti più selvaggi della vita a bordo. È una storia cruenta, che mostra un pezzo della storia coloniale così com’era. Ma è anche una storia in cui c’è amore e inquietudine per l’ignoto: è pura avventura.
2. Da dove nasce l’ispirazione per questo romanzo storico che vede protagonisti i pirati?
Durante le vacanze di Natale del 2015. Stavo guardando le immagini online del museo di arte pre-colombiana di Cartagena de Indias, in Colombia. Vi erano tante statue idolatrate dagli indigeni, raffiguranti animali e con gemme incastonate. Molte di queste popolazioni furono sterminate dai Conquistadores spagnoli. I Cueva del Darien trovarono la loro fine nel 1520 circa. Così mi balenò l’idea di una possibile storia ambientata negli anni sessanta del 1600, che vedeva un gruppo di pirati alle prese con alcune navi spagnole, incaricate di portare in Europa le statuette dei Cueva, ritrovate dopo più di un secolo.
3. Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le tue parole? Quale segno vorresti lasciare in loro?
Mi piacerebbe appassionarli alla vita sul mare in generale e alla storia della pirateria, lunghissima e molto complessa. L’epopea della filibusta secentesca non è solo spiagge zuccherose e omaccioni con benda sull’occhio e pappagallo sulla spalla. Ciò che portò a quella fase storica nelle colonie delle Indie Occidentali (e Orientali anche) fu un complesso quadro geopolitico mondiale, cui si unì una vera e propria rivoluzione in ambito navale e tecnico.
4. C’è qualcosa che avresti voluto aggiungere al libro, quando lo hai letto dopo la pubblicazione?
Direi di no, nel complesso la storia mi ha da subito appassionato. L’ho scritta col metodo che più amo: ovvero senza trama, per questo “Sotto Scacco”, perché più scrivevo e più mi rendevo conto che il manipolo di pirati era stretto dalla morsa degli spagnoli, dovevo districarmi da questa giungla, in qualche modo. Inoltre dopo la stesura, il libro ha visto una lunga fase di editing con un esperto di storia navale. Da velista, per di più, ho cercato di rendere la vita a bordo ancora più reale, con lo scopo di trasportare il lettore in mezzo alla ciurma, sul ponte beccheggiante, tra onde, caldo, cannonate in arrivo e turni di guardia spossanti.
5. Se Aaronne Colagrossi dovesse utilizzare tre aggettivi per definire Pirati Sotto Scacco, quali userebbe?
Fulmineo, feroce e impavido. Un po’ come il comandante pirata Richard Waingro, il protagonista del romanzo, lui è l’anima vera della storia narrata.
6. Perché credi si debba leggere il tuo libro?
Perché ho curato molto gli aspetti storici e navali dell’epoca, con lunghi mesi di ricerche. Inoltre è una storia d’avventura nel più ampio senso del termine, adatta al grande pubblico.
7. Aaronne Colagrossi ha nuovi progetti? Stai scrivendo un nuovo libro? Puoi anticiparci qualcosa?
Certamente, sto lavorando a un reportage sul mio ultimo viaggio in Africa come guida geologica, ho attraversato Namibia, Botswana e Zimbabwe con un fuoristrada, dormendo in tenda, un viaggio di 4000 km. Un viaggio fantastico. Ho deciso di trarne un libro. Poi ho in progetto due nuovi romanzi sul mare, tra cui il seguito di Pirati Sotto Scacco, ma solo chi leggerà il romanzo capirà di cosa parlerà il secondo volume.
8. Qual è il libro che hai letto e ti ha più colpito emotivamente in quest’ultimo anno?
Congo, del giornalista belga David Van Reybrouck. Da appassionato di Africa, dagli aspetti naturalistici alla sua storia coloniale, ho davvero apprezzato questo libro.
9. Quale libro non consiglieresti mai a nessuno?
Al momento nessuno. Scelgo le mie letture con cura, quindi raramente cado in errore sui libri da leggere. Quando è capitato di leggere qualcosa di sbagliato, o con tanti errori, non solo grammaticali, ma anche storici, naturalistici e tecnici (l’ultima volta è accaduto nel 2019), ho interrotto immediatamente la lettura.
10. Adesso è arrivato il momento per porti da solo una domanda che nessuno ti ha mai fatto, ma a cui avresti sempre voluto rispondere…
Qual è lo scopo di ogni nostra singola vita, riusciremo mai a scoprirlo?