Trama romanzo e recensione libro Rogoredo, la ragazza del bosco di Michele Agosteo
Rogoredo, la ragazza del bosco è il primo romanzo dello scrittore emergente Michele Agosteo.
Il libro è incentrato sul Bosco della Droga di Rogoredo di Milano, una zona di spaccio della città lombarda. Un luogo della metropoli in cui molti si avvicinano per comprare droga e che è passata ai fatti di cronaca proprio per il ruolo che ha.
Rogoredo, la ragazza del bosco racconta una storia vera, quella di una ragazza tossicodipendente che Agosteo ha aiutato.
Recensione libro Rogoredo, la ragazza del bosco di Michele Agosteo
Come fosse un diario, raccontando momenti, sensazioni e ricordi, Michele Agosteo riesce a narrare la storia di Martina. Di questa ragazza che non riesce a fare a meno della droga e che frequenta persone poco raccomandabili. Lei che come tutte le giovani ci tiene al suo modo di apparire, sprofonda a causa della dipendenza dalle sostanze.
Il libro si apre con Michele che, leggendo articoli e ascoltando notizie alla TV su il Bosco di Rogoredo, zona di spaccio di Milano, decide di andarci per capire cosa accade davvero lì. Tutti ne parlano, ma nessuno che non sia coinvolto nello spaccio vuole starci e nessuno conosce le vite dei protagonisti di questa zona.
Ecco che incontra Martina, una tossicodipendente, che cerca i soldi per una dose, non si vergogna a elemosinare e che ne approfitta dell’ingenuità di chi vuole solo aiutarla.
Commento libro di Michele Agosteo
Il libro affronta un tema molto delicato e di non facile approdo: la tossicodipendenza. Ci vuole tatto, cura e attenzione nel parlare di questo argomento senza cadere in errore, essere eccessivi o andare fuori dai binari.
Lo scrittore riesce nel suo intento facendo sentire il suo coinvolgimento e accompagnando il lettore all’interno della storia.
Il libro è un grande veicolo per il lettore, che come l’autore potrà interrogarsi sulla tossicodipendenza, su come cambia le persone. Ma anche sul ruolo di uno Stato che per quanto potente e onnipresente, sembra non riuscire a contrastare questo male che sta rovinando tanti giovani e la società.
Tante le bugie raccontante, tanti i modi usati per procurarsi i soldi, approfittando anche della bontà e della presenza degli altri, e comprarsi la droga.
Il rapporto tra la tossicodipendente e il suo “salvatore” emerge pagina dopo pagina facendo cogliere dettagli importanti.
Michele Agosteo ha avuto coraggio, prima di tutto nel voler aiutare una persona debole, ai margini di una società indifferente. Ma lo scrittore ha avuto coraggio anche nel raccontare questa storia, delicata, personale, intima.
Da segnalare, per correttezza, la presenza di refusi e di ripetizioni del testo, che andrebbero riguardate e corrette con un buon editing.
Rogoredo, la ragazza del bosco nel bene e nel male sprona il lettore. Con questa sorta di reportage l’autore suscita rabbia per la situazione di molti giovani, a volte sembra cancellare la speranza, ma non lascia indifferenti mai.