Recensione libro “La vita è un romanzo” di Guillaume Musso

Citazione “Scrivere è questo: sfidare l’ordine del mondo. Scongiurare grazie alla scrittura, le imperfezioni e le assurdità.”
La vita è un romanzo
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Trama romanzo e recensione libro “La vita è un romanzo” di Guillaume Musso

“La vita è un romanzo” è l’ultima creazione di Guillaume Musso. Pubblicato nel 2020 dalla casa editrice La nave di Teseo.

Lo scrittore best seller francese ha la capacità di farsi leggere con voracità. Due, al massimo tre giorni e il libro si conclude.

È tanta la voglia di conoscere l’epilogo, molta la suspense che si crea.

In questo ultimo romanzo di Guillaume Musso, il titolo già racconta tanto di questa trama ingarbugliata, ma pur sempre semplice nella sua evoluzione.

“La vita è un romanzo”, però, pecca un po’, in questo caso, a mio avviso di originalità. Abituata a continui colpi di scena messi in atto nelle sue precedenti opere, questo libro stenta a partire.

Certo, non mancano cambi di scena, di passo e belle evoluzioni, ma non c’è la stessa verve dei precedenti libri di Musso.

Recensione libro “La vita è un romanzo” di Guillaume Musso

Sembra assurdo, ma accade realmente, Carrie, la figlia di una nota e misteriosa scrittrice Flora Conway, sparisce dall’appartamento. Con lei c’è la mamma, stanno giocando a nascondino e ognuno interpreta il suo ruolo. Lei si nasconde, la mamma finge per un po’ di non trovarla, nonostante a tre anni i posti in cui sparire siano davvero pochi e sempre gli stessi.

Flora le dà il tempo di mettersi sotto a un tavolo, o dietro le tende e inizia la sua ricerca nel grande appartamento di New York, in cui sono andate ad abitare da poco.

Dopo qualche minuto però la mamma non l’ha ancora trovata e inizia a spaventarsi, la bambina non è ancora in grado di nascondersi così bene. In preda al panico e a stati d’ansia, chiama la polizia che inizia la sua ricerca. La bambina è stata rapita? Perché? Oppure è scomparsa? Ma come è possibile che sia sparita da casa senza lasciare tracce.

È attraverso le domande di chi svolge l’indagine e il racconto di Musso che il lettore scoprirà chi sia davvero Flora Conway. Una scrittrice che non ama farsi vedere in pubblico, di lei si conosce solo una foto, sempre la stessa, ormai vecchia, che i giornalisti usano quando parlano di lei.

Ma questa è solo la prima storia. A intrecciarsi con la vita della scrittrice riservata c’è quella dello scrittore Romain Ozorski, il più amato dai francesi. I suoi libri sono tutti diventati best seller e lui ormai non è più in grado di staccarsi dai suoi personaggi.

Solo con il tempo e per una serie di eventi capisce di aver vissuto come se fosse un dio, perché muove i fili dei protagonisti delle storie che scrive. Lui non si sente tale, anzi, è una persona umile e piegato dai problemi personali. Ha divorziato da una moglie che ha solo pensato a se stessa e alle sue strane idee, una donna che ora gli vuole impedire di vedere il figlio Theo.

Mentre cerca di districarsi tra i suoi drammi, capisce di essere l’unica persona in grado di risolvere il mistero di Flora…

Commento libro di Guillaume Musso

Guillaume Musso nei precedenti libri come “La ragazza di Brooklyn” o “Central park”, ad esempio, ha preso una direzione che andava verso il giallo, il noir e infine il thriller. Con La vita è un romanzo lo scrittore francese sembra tornare un po’ alle sue origini quando dava centralità a storie che avevano del surreale, intrise di sovrannaturale.

Per quanto la trama sia originale, il lettore che lo conosce e ha letto i suoi precedenti romanzi, sa già dove lo scrittore condurrà. Questo priva la storia di appeal.

A suo favore c’è l’utilizzo di una scrittura semplice, essenziale, che però riesce a catturare l’attenzione del lettore dalla prima all’ultima pagina. Inoltre, l’autore riesce a creare situazioni suggestive, anche se questa volta ho sentito un coinvolgimento minore.

Per quanto i personaggi siano ben caratterizzati e contestualizzati, hanno poca presa sul lettore, più interessato, probabilmente alla storia in sé.

Centrale ne “La vita è un romanzo” sono le difficoltà individuali nell’affrontare i problemi della vita, e la necessità da parte degli scrittori di riuscirsi a creare un mondo in cui il lettore resti fuori. In fondo ciò che conta per un lettore sono i libri, non il privato degli scrittori. E ciò che ha valore per gli scrittori sono le storie che si narrano, non condividere momenti che si vogliono tenere per sé.

I temi affrontati sono validi, la trama magnificamente intrecciata come sempre, manca quella passione che attraverso le parole Guillaume Musso riesce sempre a creare nei suoi romanzi.

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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