Trama e recensione libro “Ti Jean. Immaginando Kerouac” di Sofia Nanu
“Ti Jean. Immaginando Kerouac” della scrittrice emergente Sofia Nanu è un libro che tutti gli amanti dell’autore di “Sulla strada” e di molti altri successi dovrebbero leggere.
L’opera è a metà tra una biografia, un romanzo e un diario di viaggio. Un racconto intenso, pieno di chiaroscuri e informazioni che rendono questo personaggio familiare.
Kerouac è considerato tra i migliori scrittori americani e padre del movimento della Beat Generation.
“New York 1944. Iniziai a sentire un beat nell’aria, correva veloce nei vicoli, nelle notti newyorchesi, si celava ancora ai miei occhi ma iniziai a udirlo nei locali jazz tra i titanici grattacieli di Times Square, Manhattan e il quartiere di Harlem. Sentii Dio nella voce dei neri. Vidi la resurrezione nel ritmo dei sax. Ebbi l’intuizione di una libertà mai avuta.”
Di lui conosceremo, grazie a questo libro, le passioni, le difficoltà, il modo rivoluzionario di pensare e soprattutto di sentire, di accogliere parole, musica e idee nuove.
Seconda parte recensione libro “Ti Jean. Immaginando Kerouac”
“Ti Jean. Immaginando Kerouac” è un libro intrigante soprattutto perché l’autrice ha voluto dare risalto al Kerouac uomo, piuttosto che allo scrittore.
Leggendo questo testo il lettore ha la sensazione di compiere un viaggio assieme a lui, ne conosce dettagli della vita, dalla nascita al suo arruolamento durante la seconda guerra mondiale.
“Sentii durante le prime settimane che la marina mi avrebbe fortificato. La pulizia, l’obbligata, costante e maniacale attenzione per l’ordine, le ispezioni a sorpresa, i fischi e le urla alla mattina presto quando in cielo era ancora tutto nero. Questa vita mi pettinò e mi rastrellò per bene. Ebbi, inaspettatamente, anche molto tempo per scrivere; tenevo nella sacca, dentro la federa bianca e linda del cuscino, alcuni libri di poesie e romanzi che tiravo fuori nelle ore di tempo libero o quando tutti andavano a dormire. Li tenevo stretti in mano, li infilavo furtivo nei pantaloni e, chiusa la porta cigolante del bagno, leggevo fino a quando il corpo non crollavo per il sonno.”
E poi si legge di quell’incontro che gli cambierà la vita: Neal Cassady un giovane finito in riformatorio. Per Kerouac quel ragazzo diventa simbolo indiscusso dell’emarginazione e da lui, dalle sue fragilità e dal suo modo di essere trasse ispirazione per i suoi libri.
Commento libro di Sofia Nanu
C’è spazio per ogni tappa della sua vita in questo libro. Leggeremo del suo successo, ma anche delle sue cadute, fino ad arrivare alla sua morte.
Il racconto è voce che dalle sue labbra diventa una storia degna di una grande opera.
“La morte mi si era palesata d’improvviso davanti agli occhi e dovetti assecondare quel corso infinito e circolare che alla fine si chiama vita, perché è vita anche accettare la morte come l’ordinario scorrere.”
Con una scrittura fitta, delicata e avvolgente Sofia Nanu ci racconta di un uomo che non si vuole accontentare, che non vuole rimanere sulla porta, ma entrare e cambiare ogni cosa.
In questo libro c’è un grande lavoro di ricerca, tanti i richiami alle opere di Kerouac e alle sue interviste.
Attraverso questa lettura non avremo solo un’immagine completa di Jack Kerouac, ma conosceremo anche i posti in cui ha vissuto, quelli in cui ha viaggiato, gli incontri fatti e le persone che hanno influenzato la sua esistenza.
“Ti Jean. Immaginando Kerouac” racconta una storia da leggere lasciandosi rapire completamente dai racconti. Un bel libro, fitto di emozioni e di frasi da sottolineare.