Di cosa parla “Un miracolo nel Botswana” di Alexander McCall Smith
“Un miracolo nel Botswana” di Alexander McCall Smith è un libro che vi consiglio di leggere.
C’è qualcosa di strano nell’aria del Botswana, forse un miracolo! Una delle più famose detective di tutta l’Africa, Precious Ramotswe, è in pericolo. La sua assistente, Grace, ha trovato nella sua posta una lettera con delle minacce, è non c’è, ovviamente, la firma.
Nonostante la pericolosità, sembra non si possa perdere tempo a cercare chi si nasconde dietro questo strano gioco, infatti Precious continua il suo lavoro. E’ presa da un caso particolare, sta svolgendo delle indagini per una donna che è stata adottata, ma vuole scoprire se qualche suo consanguineo è ancora in vita.
Ma c’è anche dell’altro. Matekomi, ottimo marito e un gran lavoratore, spera ancora che la figlia possa rimettersi in piedi e tornare a camminare. Precious, tra problemi e avversità, riesce a fermarsi a riflettere, sa cogliere il meglio dalla vita e riconosce persino i miracoli nell’attimo in cui si avvicinano.
Sa godere dell’amore che riceve da madre, si perde nell’immensità della terra dopo che è stata bagnata da una pioggia desiderata, che nutre e disseta. Lei sa cogliere la bellezza delle piccole cose, non le sfugge nulla e tiene in serbo ciò che conta per i momenti meno felici.
Tutto questo è raccontato nel libro “Un miracolo nel Botswana” di Alexander McCall Smith.
Quarta di copertina libro
Non è solo la siccità che affligge il suo Botswana a impensierire Precious Ramotswe. Sembra impossibile, ma qualcuno ce l’ha con la più famosa detective dell’Africa. La sua assistente, la valida Grace Makutsi, ha scoperto nella corrispondenza una lettera minatoria, rigorosamente anonima. Benché preoccupata, la signora Ramotswe non può perdere troppo tempo e si tuffa nelle indagini di un nuovo caso, quello di una giovane donna adottata che vuole scoprire se qualche suo consanguineo è ancora vivo. E poi c’è un dolore di fondo.
Il signor JLB Matekoni, buon marito e bravo meccanico, è perso dietro a un sogno: si aggrappa alla speranza che, grazie a un costoso miracolo, Motholeli, la figlia adottiva, possa tornare a camminare. Precious, però, riesce a muoversi con grazia anche in mezzo ai problemi, sa prendersi i suoi tempi, seduta a meditare, ma sa anche sfrecciare sul mitico e scalcagnato furgoncino bianco, se occorre. Ed è in grado di riconoscere i miracoli, quando li vede. Non quelli grandiosi, ma quelli più terreni e altrettanto meravigliosi: sentirsi amata come una mamma, l’incontro tra due anime gemelle e la terra che ritorna verde dopo una pioggia attesa e rinfrancante.
I piccoli miracoli di tutti i giorni, quelli che piacciono ad Alexander McCall Smith, il quale riesce a farci credere che tutto sia semplice, che basti riflettere per arrivare a essere grandi, grandissimi. Anzi, di corporatura tradizionale, come la sua straordinaria detective dal cuore extralarge.