Di cosa parla “Il primo giorno” di Marc Levy
Keira, protagonista del libro “Il primo giorno” di Marc Levy, è un’archeologa che guarda l’orizzonte ancora scuro del deserto etiope, Adrian è un atronomo che ammira le stelle in una notte cilena. Due mondi lontani, due realtà diverse, eppure entrambi cercano una risposta alla domanda “Dove comincia l’alba?”.
E’ proprio in questa notte che le loro vite si incontrano magicamente conducendoli alla verità che per tanto tempo hanno ricercato. C’è un oggetto misterioso, un monile a specchio, parte di una mappa che mostra la volta celeste così com’era quattrocento milioni di anni addietro. E un segreto da portare alla luce.
Per arrivare alla soluzione e scoprire la verità, Keira e Adrian si addentreranno in territori sconosciuti, dalle isole Andamane fino in Cina per vivere assieme una fantastica avventura.
Ma nessuno dei due protagonisti del libro “Il primo giorno” sa che c’è un nemico violento e potente che è sulle loro tracce con un unico obiettivo: quello di evitare di far conoscere il mistero delle nostre origini.
Quarta di copertina libro
Keira scruta l’orizzonte: il sole sta per sorgere sul sito archeologico della valle dell’Omo, Etiopia. Nelle stesse ore Adrian alza gli occhi alle stelle: attorno a lui la notte cilena avvolge i telescopi del più imponente progetto di astronomia mai realizzato. Ma questa non è una notte qualunque. È l’inizio di un lunghissimo viaggio. Adrian e Keira, astronomo lui, archeologa lei, sono da tempo, in modi diversi, in cerca di una risposta alla domanda che riempie i loro sogni: «Dove comincia l’alba?».
Sarà quella notte, complice il destino, a incrociare le loro vite mettendoli sulle tracce di un antico oggetto che potrebbe condurli alla verità che cercano: un misterioso monile a specchio, parte di una mappa perduta in grado di riflettere la volta celeste com’era quattrocento milioni di anni fa. Un romanzo capace di illuminare gli impenetrabili segreti dell’universo e di accendere la più struggente delle storie d’amore.