Trama e recensione libro “Dopo lunga e penosa malattia” di Andrea Vitali
“Dopo lunga e penosa malattia” di Andrea Vitale va dritto al cuore della storia. Squilla il telefono in casa Donati, Carlo, il medico, risponde e dall’altra parte la moglie di un suo vecchio amico gli dice che il marito sta male.
Il dottore si veste e va da loro, ma è troppo tardi, lui è già morto, un infarto. Carlo firma la carta che accerta la morte per cause naturali, ma dopo un po’ inizia ad avere sospetti, ci sono piccoli indizi che lo inducono a credere che la morte del suo amico notaio possa essere stata causata.
Ci sono macchie sulla moquette, impronte di scarpe bagnate, e odore di frittura sui vestiti del notaio, ma la moglie continua a ripetere che lui non è uscito, che già stava male.
L’indizio che più lo mette in allerta è dato dal manifesto di morte attaccato lungo le strade del suo paese. Sul manifesto c’è scritto “dopo lunga e penosa malattia”. La frase che non ritrae la realtà, visto che la morte del notaio dovrebbe essere stata causata da un infarto, e alla fine del manifesto c’è un ringraziamento particolare fatto proprio a Carlo Donati per le cure prestate al notaio, altro passo falso, visto che il dottore fino alla chiamata di quella notte non sapeva nulla delle condizioni del suo amico.
Il dottore, a quel punto, non sa di chi può fidarsi. Ma è consapevole di doversi conquistare la sincerità della famiglia, in particolare della moglie e della figlia del notaio, per avere il maggior numero di informazioni e scoprire cosa si nasconde dietro tutto quello che è successo.
Commento libro di Andrea Vitali
L’indagine del medico è basata su delle buone osservazioni e su intuizioni degne di un serio detective, ma ci sono anche molti errori che commette e passi falsi che muove, visto che non è quello il suo mestiere e soprattutto perché è spinto da un sentimento di affetto verso il defunto, più che da un interesse sociale.
“Dopo lunga e penosa malattia” è il primo romanzo giallo scritto da Andrea Vitali. Probabilmente la scelta stilistica e l’utilizzo di un personaggio che non è a conoscenza del campo investigativo, non è stata fatta a caso, per mascherare un po’ l’incapacità di andare a fondo nell’indagine.
Ma nonostante questo approccio un po’ superficiale, il romanzo è avvincente. Il lettore, forse anche proprio per questa difficoltà di approccio del medico, cammina spalla a spalla con Carlo Donati in questa ricerca, quasi disperata, di segnali che possano svelare la verità.
Libri da leggere di Andrea Vitale: “Premiata ditta Sorelle Ficcadenti” e “La leggenda del morto contento”.