Di cosa parla “Racconti Oscuri” Aaron Scott
“Racconti Oscuri” è la raccolta di storie brevi scritte da Aaron Scott che hanno come filo conduttore la paura. I racconti sono ambientati in luoghi comuni e quotidiani e i personaggi di questo libro sono persone con le quali è facile identificarsi.
La tensione che trasuda dalle pagine di “Racconti Oscuri” si poggia su paure comuni come quella di trovare “qualcosa” nel proprio letto o essere testimone involontario di un omicidio e dover fuggire. Altri racconti si spingono oltre le azioni quotidiane e vanno a scomodare universi un po’ più distanti, ma non per questo alienati dalla vita di tutti i giorni.
Aaron Scott scrive con buon ritmo questa piccola antologia del terrore, accelerando il passo su alcuni finali, quasi a volersi scrollare di dosso la tensione e la paura sapientemente inserite nei sui “Racconti Oscuri”. Il libro si legge velocemente, la divisione in storie separate aiuta parecchio il lettore che ha il tempo di staccarsi da una storia ed entrare in un’altra.
La paura raccontata nelle storie di Aaron Scott è subdola e appiccicosa: resta come un piccolo tarlo nella mente anche qualche giorno dopo aver chiuso il libro. Questa è una delle caratteristiche più amate dai lettori del genere e, contemporaneamente, una delle più temute da chi non vede di buon occhio l’horror e il noir.
“Racconti Oscuri” di Aaron Scott distribuisce paure quotidiane, attraverso una scrittura fluida e familiare in cui perdersi è tanto facile, quanto spaventoso.