La redazione del sito Recensione Libro.it intervista lo scrittore Domenico Scialla autore del libro “Camminando verso l’Oceano”
Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro “Camminando verso l’Oceano”, cosa diresti?
È un romanzo in cui l’elemento visionario-metafisico e il quotidiano danzano con equilibrio e armonia e ha come filo conduttore la probabile scomparsa di un protagonista. Non è un racconto di viaggio in senso assoluto, è anche un particolare racconto di viaggio.
Da dove nasce l’ispirazione per questo romanzo che dà spazio anche al mistero?
Nasce da un’avventura on the road, ma soprattutto mentale che è anche conseguenza della prima.
Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le tue parole? Quale segno vorresti lasciare in loro?
Mi aspetto che il lettore comprenda bene la trama – sicuramente particolare – e le sensazioni e gli aspetti simbolici che man mano vengono a galla.
C’è qualcosa che avresti voluto aggiungere al libro, quando lo hai letto dopo la pubblicazione?
No, perché prima di pubblicarlo ho fatto una revisione lunga e quasi ossessiva, forte di altre esperienze precedenti in cui mi sono fatto trasportare solo dall’entusiasmo e ho pubblicato in modo prematuro.
Se dovessi utilizzare tre aggettivi per definire “Camminando verso l’Oceano”, quali useresti?
Avventuroso, misterioso, trasportante
Perché credi si debba leggere il tuo libro?
Perché è una storia che particolare e soprattutto ai lettori di un certo tipo può prendere in un certo modo.
Hai nuovi progetti? Stai scrivendo un nuovo libro? Puoi anticiparci qualcosa?
Sì, ho iniziato a buttare giù un libro che parte dalla mia vita – non voglio assolutamente scrivere un’autobiografia – e che poi vola verso particolari orizzonti, quali? Ancora non li conosco, li percepisco ancora abbastanza offuscati, sono ancora nella primissima fase della stesura. Io sono così mi aspetto le idee man mano, non delineo nulla all’inizio.
Qual è il romanzo che hai letto e ti ha più colpito emotivamente in quest’ultimo anno?
Siddharta di Hermann Hesse.
Quale libro non consiglieresti mai a nessuno?
A questa domanda non rispondo mai, sia perché sarebbe poco delicato nei confronti del libro e dell’autore, sia perché nessuno può giudicare brutto un libro in assoluto, perché quel libro sicuramente può piacere a tante altre persone. Ogni singolo lettore non può che esprimere un concetto relativo.
Adesso è arrivato il momento per porti da solo una domanda che nessuno ti ha mai fatto, ma a cui avresti sempre voluto rispondere…
Ti piacerebbe scrivere storie di altri?
Certo, solo se la storia è nelle mie corde; ma scrivendo in copertina Titolo, raccontata da Mario Rossi, scritta da Domenico Scialla.