Chi è l’autrice Fulvia Perillo
Fulvia Perillo nasce a Grosseto dove ha sempre vissuto.
Si è laureata in Medicina e ha lavorato in ospedale per molti anni.
Professionalmente si occupa di agopuntura e medicina classica cinese, disciplina che ha coltivato negli ultimi anni e che ben si sposa con la sua vocazione umanistica.
È solita definirsi un medico-filosofo. Le sue due passioni, la medicina e la letteratura, hanno in realtà la stessa radice: un vivo interesse per tutto ciò che riguarda la persona umana nel suo complesso, le emozioni e i sentimenti che le piace rappresentare nei suoi scritti.
Ha però sempre coltivato la sua grande passione per la lettura, la scrittura e le discipline umanistiche (tanto che ha conseguito anche la laurea in Filosofia).
Fulvia Perillo scrive fin dai tempi delle elementari, anche se ha pubblicato per la prima volta un racconto dal titolo “Io te l’avevo detto” nel 1993, sulla rivista Cosmopolitan.
Successivamente due sue poesie sono state pubblicate sulla rivista internazionale di poesia Gradiva.
“Volevo un fante di cuori, fisiopatologia della donna abbandonata”, Effequ, 2010 è il suo primo romanzo, ambientato nella cittadina di Grosseto. Successivamente ha pubblicato: “Il cuore ha quasi sempre ragione”, Pegasus Edition 2018, una sua raccolta di racconti risultata vincitrice alla sezione inediti del concorso Milano international. Recentemente il libro ha ottenuto il Premio della giuria al Premio Letterario Città di Pontremoli.
Quarta di copertina libro “Volevo un fante di cuori, fisiopatologia della donna abbandonata”
Il vostro uomo è un “fedele”? Potrebbe essere un “contemporaneo occasionale” o un “sequenziale
alternante”? E se fosse invece un “infedele sostanziale”?
Claudia ha una teoria precisa. Esiste il gene dell’abbandono, una predisposizione a essere lasciate dal proprio partner, e se si nasce in una famiglia che si trasmette quella particella cromosomica di generazione in generazione, se ne vedono delle belle.
Per questo ha stilato una casistica, usando proprio la sorte di Fòlgore, Argentina, Flora, Carlotta, Domenica, Rosa Tea, perfino l’elegante “zio Bert”, come spunto, in una saga familiare che vi farà ridere, piangere e cantare sulle note dei trionfi di Sanremo.
Leggi anche l’intervista alla scrittrice Fulvia Perillo.