Chi è lo scrittore Gianluigi Gasparri autore del libro “L’amante in si bemolle”
Gianluigi Gasparri, ex caporedattore del Resto del Carlino e per venti anni collaboratore di punta con Bell’Italia periodico. Giornalista d’assalto e collezionista di querele, specialista in battaglie contro i mulini a vento in cui ne ho dette tante al potere e il potere me ne ha date tantissime.
Ha pubblicato “La Piazza delle vanità” (Ponte Nuovo Bologna, 1983) ritratto d’una città piena di niente; “L’harem delle brutte” (Mondadori 1985) storia di un uomo che corteggia solo donne cozze; “L’Uovo azzurro” (Mondadori 1990) nella nursery del paradiso, da un uovo azzurro nasce un angioletto anomalo, viene buttato di sotto e il mondo diventa più interessante.
“Strafalciopoli” (La Lepre, Roma, 2012), satira sull’inesplorato mondo del giornalismo di periferia.
Nel settembre 2015 ha pubblicato “SEM” (Leone editore, Monza) storia di uno spermatozoo intrepido che va da un avvocato per citare in giudizio suo fratello che durante la corsa alla fecondazione lo ha massacrato di botte e gli ha rubato il posto.
Nell’aprile 2017, con l’editore Librati ha pubblicato “Storie di ordinaria libidine”, piccolo libro di amori sgangherati.
Nel 2021 ha pubblicato il suo ultimo libro “L’amante in si bemolle”.
In self publishing altri quattro libri che saranno rieditati con Calibano.
Quarta di copertina libro “L’amante in si bemolle”
Duecentoventi anni di Storia narrati da un violoncello creato nel 1768 dal Villan D’Ascoli, le cui traversie non sono seconde a quelle di un Renzo Tramaglino qualsiasi. Il violoncello ama, odia, è sboccato e maleducato, ma anche saggio e sagace.
Passando di mano in mano attraversa secoli di avventure raccontandole dal suo punto di vista unico al mondo e portandoci da Fermo al Kremlino in un susseguirsi di eventi straordinari che lo vedono attore principale.
Tutti i violoncellisti considerano il proprio strumento “vivo” e, in questo libro, trova finalmente la sua vera voce. Il viaggio attraverso la Storia di un violoncello dall’animo umano che racconta in prima persona le sue traversie.