Intervista Gualà autore del libro “Comandante”

Intervista a Gualà autore del libro "Comandante".
Ruben Gualà
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La redazione del sito Recensione Libro.it intervista lo scrittore Ruben Gualà autore del libro “Comandante”

Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro “Comandante”, cosa diresti?

Penso che si possa riassumere con la frase: Una storia dal passato per istruire il futuro.

Da dove nasce l’ispirazione per questo romanzo tratto da una storia vera e perché hai voluta scriverla?

Beh, essendo una storia vera, di ispirazione c’è molto poco. In realtà si tratta molto di più di ricerche, ricerche, ricerche… interviste, interviste, interviste. Conosco il sopravvissuto e conoscevo parte della storia e così ho deciso di scrivere quest’avventura tutta reale. Penso che sia stata una storia degna di essere narrata e volevo salvarla dalle grinfie del tempo, prima che il personaggio principale non avesse più potuto narrarla. Volevo far conoscere questa storia al mondo.

Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le tue parole? Quale segno vorresti lasciare in loro?

Ogni storia è un percorso per il quale ogni lettore vede un panorama diverso in base a ciò che lui stesso è. In ogni caso mi piacerebbe che i giovani capissero quanti sacrifici sono stati fatti dai nostri padri, nonni, bisnonni nel passato e che apprezzassero di più ciò che abbiamo oggi e che capiscano l’importanza di essere coraggiosi sì, ma anche a star lontani dalle cattive compagnie.

C’è qualcosa che Ruben Gualà avrebbe voluto aggiungere al libro, quando lo ha letto dopo la pubblicazione?

In realtà ci sono molti fatti che avrei voluto aggiungere, ma ho evitato in quanto erano fatti troppo “Delicati” o di minor importanza che avrebbero appesantito la lettura senza darne un valore aggiunto.

Se Ruben Gualà dovesse utilizzare tre aggettivi per definire “Comandante”, quali userebbe?

Coinvolgente, sano, avventuroso.

Cosa ti è rimasto più nel cuore della storia che ti ha ispirato, una vicenda in particolare?

Il capitolo “La barca di papà” è una scheggia che vola dritta al cuore e penso che alla fine di tutto riassuma benissimo l’essenza del personaggio e ciò che la vita gli ha insegnato.

Quanto tempo hai impiegato per raccogliere materiale, idee e scrivere il tutto?

Di preciso non lo so, ma quasi due anni.

Perché credi si debba leggere il tuo libro?

Innanzitutto perché è una storia vera e già soltanto questa è un grande perché, è molto coinvolgente e rivela scorci di storia di paesini sconosciuti e quasi ignorati dalle cartine e dai libri di storia, ma che nascondono grandi storie che, se non fosse stato per questo libro, nessuno mai le avrebbe scoperte.

Cosa preferisci scrivere, visto che abbiamo letto generi diversi frutto della tua penna?

Amo scrivere libri di avventura, avete visto un romanzo storico, un fantasy, un rosa introspettivo, una biografia… Ma tutti questi (in scale diverse) sono accomunati dall’avventura.

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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