L’esperienza vissuta che ha ispirato Elisabetta Coniglio
Scrivere “Tatiana Vasilchikovs” è stata fin qui l’esperienza più strana e avventurosa in cui mi sia lanciata in tutta la vita. Tutto nacque quando incontrai la donna che riconobbi subito essere il grande amore della mia vita. Era una semplicissima cena tra amiche, lei era bellissima ed estremamente attraente nella sua naturale eleganza.
Avevo trentatré anni e come tanti altri cercavo me stessa nel lavoro, nelle amicizie, in amori complicati, ma quell’incontro cambiò tutto; del resto cosa può riuscirci se non l’Amore? Lei era completamente immersa nel suo cammino ricco di studi sui mondi sottili, letture dell’aura, ripristino dell’energia come scelta per mantenersi in salute o per innescare la guarigione.
Così, un po’ come se mi stesse parlando della lista della spesa, cominciò ad accennare ad eventi di quelle che comunemente vengono chiamate vite passate, del fatto che aveva vissuto nel 1800 nei panni di una principessa russa di nome Tatiana e che quella era stata una vita molto avventurosa per una donna di quell’epoca.
Seconda parte del racconto di come è nato il libro “Tatiana Vasilchikovs”
Sentivo che questo racconto mi coinvolgeva al punto da farmi perdere ogni riferimento. Al punto da sentirmi male, specie dopo che mi rivelò il nome di un carissimo amico della principessa, un conte veneziano di origini francesi che si chiamava Léonard. Per farla breve, innamorandomi di Lei entrai nel suo mondo, aprendo le porte a capacità che non avrei neanche osato immaginare.
Pochi giorni dopo quell’incontro cominciai ad avere visioni chiare del conte Léonard e delle sue vicissitudini. Questo, insieme alla sopraggiunta consapevolezza che quel conte fossi io, ammetto che, fu molto destabilizzante all’inizio. Col tempo e con l’aiuto di Lei, che grazie a Dio nel frattempo aveva accettato il mio corteggiamento, capii l’importanza dell’incredibile avventura che mi stava accadendo: conoscere e percepire le emozioni, i sentimenti e le paure di Léonard sarebbe servito a me e alle sfide della mia vita attuale…
Così, proprio per aiutare questo processo, cominciai a scrivere tutto ciò che queste visioni mi raccontavano di lui e della principessa Tatiana. Quando dopo dieci anni misi un punto a quelle pagine e mi accorsi della bellissima e calda storia che quasi senza rendermi conto avevo scritto, scelsi di non tenerla solo per me, se non altro per la grande carica di umanità che a mio avviso conteneva. Bastò sostituire i nomi veri con altri di pura invenzione e il romanzo fu pubblicato.
Elisabetta Coniglio