La redazione del sito Recensione Libro.it intervista lo scrittore Raimondo Preti autore del libro “Il Giudizio Universale”
1. Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro “Il Giudizio Universale”, cosa diresti?
Direi che è un libro anarchico perché narra la realtà da un punto di vista “altro”, la deforma, la esagera, la rende quasi piacevole. Anche la tecnica narrativa del “racconto a immagini” e della “scomposizione degli episodi” accentua la visione surreale e tragicomica degli eventi. Insomma, se non è quest’anno è l’anno prossimo, ma il Nobel per la letteratura sarà mio!
2. Da dove nasce l’idea che ti ha spinto a raccontare questa storia bizzarra ma piena di significato?
Lo spunto mi è venuto nell’autunno di circa tre anni fa, quando vidi l’Arno, il fiume che passa vicino al posto in cui abito, che stava per esondare. “Che faccio, mi butto o scrivo l’ennesimo libro?” Mi sono chiesto. Conoscete la risposta.
3. Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le tue parole? Quale segno vorresti lasciare in loro?
Scrivo per raccontare, non per insegnare. Ho sempre odiato i maestri. e soprattutto loro hanno sempre odiato me. Posso dire però che amo scrivere storie umoristiche, surreali e bizzarre perché ridere è l’unico modo che conosco per amare la vita. Vedi le riflessioni fatte guardando il fiume di cui alla domanda precedente.
4. C’è qualcosa che lo scrittore Raimondo Preti avrebbe voluto aggiungere al libro, quando lo ha letto dopo la pubblicazione?
No. Il libro è esattamente quello che volevo scrivere. Nel contenuto e nella forma. Ne sono così profondamente innamorato che baciarlo è la prima cosa che faccio quando mi sveglio.
5. Se dovessi utilizzare tre aggettivi per definire “Il Giudizio Universale”, quali useresti?
Grottesco, simbolico, divertente.
6. Cosa hai pensato quando hai messo il punto a questa storia?
Che avevo scritto il mio capolavoro. Lo dico sorridendo e con un po’ d’imbarazzo, ma è quello che ho pensato davvero.
7. Esiste un reale confine tra bene e male, perché leggendo il tuo libro sembra che non ci sia una linea così visibile?
Non credo né al bene, né al male. Sono una persona profondamente immorale.
8. Cosa dovremmo fare noi umani imperfetti per migliorare il mondo in cui viviamo?
Niente. L’imperfezione è una dote. E’ quando cerchiamo di essere perfetti e compiuti che diventiamo entità scimmiottanti. Inutili, pur tuttavia assai spassose.
9. Perché credi si debba leggere il tuo romanzo?
Perché è divertente. Perché è originale. Perché ne ho bisogno. La rata del mutuo è molto alta.
10. Raimondo Preti ha nuovi progetti? Stai scrivendo un nuovo libro? Puoi anticiparci qualcosa?
Certamente. Ho quasi finito il nuovo libro. Il protagonista è sempre un ragazzo. I giovani sono gli unici ancora capaci di vedere il mondo con occhi diversi. E io, ahimè!, non lo sono più.
11. Qual è il romanzo che hai letto e ti ha più colpito emotivamente in quest’ultimo anno?
“In mezzo al mare” di Mattia Torre. Autore di una sensibilità straordinaria
12. Quale libro non consiglieresti mai a nessuno?
I Testi Sacri. Che io so quasi a memoria. Finireste per diventare come me.
13. Adesso è arrivato il momento per porti da solo una domanda che nessuno ti ha mai fatto, ma a cui avresti sempre voluto rispondere…
Perché invece di scrivere nel tempo libero non ti dai alla raccolta di olive?
Risposta: perché è faticoso!